I versi de “L’Inferno” di Dante Alighieri, con la voce calda di Neri Marcorè che decanta la Divina Commedia, mentre scorrono le immagini del Sommo Poeta che insieme a Virgilio cammina tra bolge e gironi infernali. Ieri nella Piazzetta Gramsci di Porto San Paolo, davanti a un pubblico entusiasta, è iniziato ufficialmente il Festival del cinema di Tavolara. Il contrappunto musicale di quattro archi, seguendo la voce di Marcorè, ha accompagnato la proiezione de “L’inferno”, un omaggio cinematografico a Dante, per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Film muto del 1911 diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan e musicato in diretta con la colonna sonora originale di Luigi Frassetto, insieme ad Alessio Manca, Francesca Fadda, Gioele Lumbau e Francesco Sergi. Neri Marcorè ha letto alcuni passi della prima cantica e si è
anche esibito nella veste di musicista. Il testo del film e la scelta dei brani sono stati curati da Marco Navone e Vanessa Pirrello.
Omaggio a Fabrizio De Andrè. Neri Marcorè ha poi dedicato una gradita sorpresa al pubblico presente, che ha affollato, nel rispetto delle distanze e delle misure di sicurezza anti Covid, la Piazzetta Gramsci di Porto San Paolo. Alla fine della proiezione, Neri Marcorè ha confermato la sua passione per Fabrizio De Andrè, una seconda volta con il cantautore genovese dopo il concerto dell’anno scorso sempre a Porto San Paolo e sempre come prologo al Festival del cinema di Tavolara. Un ritorno non meno coinvolgente, per uno dei protagonisti del Festival, per 10 anni conduttore d’eccezione delle serate del cinema sul palco di “Una notte in Italia”. Così Marcorè, recentemente insignito del titolo di Ufficiale della Repubblica dal prefetto di Roma su indicazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha suonato e cantato “Al ballo mascherato”, “Rimini” e “Fiume Sand Creek”.
La serata. Una serata emozionante, che ha fatto da atteso prologo al Festival del cinema di Tavolara, che entrerà nel vivo il 16 luglio sempre a Porto San Paolo, per poi trasferirsi il 17 e 18 luglio sull’isola di Tavolara.
«Questo è il secondo anno, dopo dieci in cui mi onoro di essere stato quasi un padrone di casa, che torno al Festival di Tavolara nelle vesti di musicista e dicitore. Perché quest’anno c’è anche la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e ho scelto di recitare i versi de L’Inferno insieme a un quartetto d’archi – spiega Neri Marcorè -. Diciamo però che io e Marco Navone cerchiamo ogni pretesto per rivederci. Il cinema? Possiamo dire che per fortuna non si è mai fermato in questo periodo di pandemia, noi siamo andati avanti, a differenza di tutte le maestranze del teatro, per esempio, che si sono dovute fermare. Io ho girato due film, a novembre e marzo. Speriamo di poter tornare presto tutti alla normalità.»
Photo credit: Andrea Mignogna