Un bronzo figurato integro, caso rarissimo di ritrovamento in scavo. Il reperto è stato ritrovato nel corso della campagna di scavo e restauro nel complesso archeologico di Cuccuru Mudeju, a Nughedu San Nicolò.
Il reperto rappresenta un guerriero vestito con corto gonnellino e con elmo cornuto, con lunghe trecce che si dipartono da sotto l’elmo nella parte posteriore del collo; reca sul petto un pugnale ad elsa gammata, attributo distintivo del raggiungimento dell’età adulta; con la mano sinistra regge uno stocco poggiato sulla spalla corrispondente; allo stocco, attraverso un cappio, è legato uno scudo circolare con umbone e motivo a raggi; le gambe sono divaricate e poggiano su uno dei canali di fusione, che doveva essere anche utilizzato per l’infissione dell’offerta su una tavola votiva.
Il cantiere è stato condotto dal comune di Nughedu San Nicolò con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro diretta dal professor Bruno Billeci.
Il sito si trova al confine con il territorio di Anela, a brevissima distanza dalla necropoli di Sos Furrighesos, nella fertile valle attraversata dal Rio Iscias de Trigu.
Nel corso delle indagini sono emerse diverse strutture, che all’inizio dei lavori non erano più ben visibili ma che sono ora tornate alla luce dopo un’accurata pulizia. Tra queste una struttura circolare realizzata con una raffinatissima tecnica di costruzione in conci di trachite e basalto fissati tra loro da perni in piombo.
In un settore dello scavo è stato messo in evidenza un muro perimetrale, che delimita una serie di ambienti, tra cui uno che presenta una panchina lavorata su due lati, altri con lacerti di lastricato.
Sono state rinvenute basi litiche per offerte votive, nelle quali si possono osservare i fori per l’infissione di spade o il posizionamento di ex voto di bronzo e vaghi di collana in pasta vitrea.
Antonio Caria