Interventi urgenti per l’occupazione e le imprese femminili, particolarmente colpite dall’emergenza pandemica; diritto al lavoro e parità retributiva; diritto di accesso alle cure e tutela della salute psicofisica, gravemente messi a rischio dalla pandemia; diritto di rappresentanza in politica e nei CDA; nuova legge elettorale; investimenti sul welfare e sulle strutture di sostegno alla genitorialità; ottica di genere nell’elaborazione di progetti e leggi con la centralità dell’occupazione femminile e con la valutazione di impatto di genere ex ante e post; risoluzioni contro violenza di genere, femminicidi, denatalità, spopolamento, dispersione scolastica, bullismo: questi i punti salienti del “manifesto” che l’associazione “Coordinamento3 – Donne di Sardegna” ha lanciato in occasione dell’assemblea annuale, svoltasi ad Oristano, domenica 20 giugno, durante la quale sono stati rinnovati gli organismi societari.
Rieletta all’unanimità la presidente Carmìna Conte, giornalista. Consiglio direttivo: Pupa Tarantini, Carla Puligheddu, Carla Medau, Paola Secci, Silvia Trois, Rita Corda, Giacomina Satta, Rita Nonnis, Speranza Piredda, Bruna Biondo, rappresentanti di diverse aree territoriali e della ricchezza di competenze, professionalità e ruoli nelle istituzioni e nella società.
Intensi e fortemente partecipati i lavori dell’assemblea, in presenza, dopo quasi un anno e mezzo di incontri esclusivamente su web: sono stati aperti con il saluto inviato dal presidente Christian Solinas, che ha voluto assicurare alle donne sarde, pesantemente colpite dalla pandemia, la propria attenzione e la priorità nell’agenda della sua Giunta. la presidente Carmina Conte, dal canto suo, ha precisato che “non si tratta di realizzare inclusione ma di sviluppare Empowerment femminile che nell’agenda dell’ONU e del G20 costituisce un obiettivo prioritario. Avviare un percorso partecipato indica la volontà di ripartire uniti, con senso di responsabilità e condivisione” .
A tal fine, auspica la realizzazione di una grande alleanza fra tutte le associazioni femminili della Sardegna, come in passato per le grandi battaglie vincenti per la democrazia paritaria o contro la violenza di genere. L’obiettivo al centro dell’iniziativa deve essere la pronta realizzazione del Piano Strategico che il presidente Christian Solinas aveva condiviso con Coordinamento3, soprattutto ora che alla sua volontà annunciata si aggiungono i fondi provenienti dal PNRR per 7 miliardi da qui al 2026, da cui anche la Sardegna potrà attingere.
La Parità di genere e le pari opportunità, oggi più che mai, di fronte alla crisi devastante causata dalla pandemia, deve essere asse portante delle future azioni del governo regionale, conditio sine qua non per lo sviluppo e la crescita equilibrata della società sarda, come auspicato dalla “Carta di Impegni per la Parità”. La drammatica crisi, scatenata dalla pandemia deve essere occasione per una svolta decisiva nelle azioni del governo regionale, non solo per promuovere, ma per realizzare nel concreto in tutti gli ambiti della società l’uguaglianza di genere. Il grave sbilanciamento esistente fra i due generi, accentuato dalla crisi, non è, infatti, un fenomeno naturale contro il quale non si possa intervenire. Si può intraprendere la strada giusta, oggi più che mai. Parola chiave dunque: “uguaglianza” dei diritti e delle opportunità, consapevole o condizionata da clausole, comunque “uguaglianza”.