L’Emergenza Covid-19 comincia ad allentare la sua morsa: la zona bianca comincia a produrre i suoi effetti anche per il settore del trasporto pubblico locale anche nei confini regionali sardi. Con i decreti legge del 22 aprile e del 18 maggio e l’ordinanza del Ministro della Salute del 29 maggio scorso il Governo ha disposto l’applicazione di misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia.
A seguito della Conferenza delle Regioni del 17 giugno scorso, il Governo centrale ha stabilito che la capacità di carico dei mezzi del trasporto pubblico locale nelle zone bianche può passare sin da subito dal 50 all’80%. La disposizione è stata recepita dalla Ras e comunicata a tutte le aziende del trasporto pubblico quest’oggi attraverso la comunicazione ufficiale dell’assessore ai trasporti Giorgio Todde.
Ecco nel dettaglio cosa cambierà a partire da domani nei territori serviti dall’azienda trasporti pubblici di Sassari.
Da mercoledì 22 giugno il servizio di trasporto locale proseguirà con le stesse modalità attuate fino ad ora ma con un incremento notevole dei passeggeri trasportabili. Si passerà, quindi, come detto dal 50 all’80 per cento e precisamente i bus potranno trasportare un numero di passeggeri come esplicitato di seguito:
- i posti sui mezzi da 12 metri saranno 85 anziché 53;
- nei Bus da 10 metri si passa da 44 a 70 passeggeri trasportabili;
- nei mezzi da 8 metri i posti consentiti saranno 22 invece di 14.
«Fondamentale per superare definitivamente l’emergenza Covid-19 sarà la responsabilità di tutti nel rispettare regole di buon senso per evitare una nuova ondata di contagi – ricorda il presidente di ATP SpA Paolo Depperu – anche e soprattutto in questa fase dobbiamo continuare ad essere collaborativi e prudenti: sui mezzi bisognerà indossare sempre la mascherina ed è necessario sanificare spesso le mani, evitando il faccia a faccia e di parlare specialmente se ad alta voce. Stiamo finalmente imboccando la strada verso la normalità – conclude Paolo Depperu – ma per non rischiare di compiere passi falsi. Tutti insieme di vince!»