Il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale ha presentato una mozione a sostegno del settore ricettivo e ristorativo, per far fronte alle spese che gli operatori dovranno affrontare per ottemperare alle nuove disposizioni operative per il contenimento del Covid-19. L’obiettivo è garantire l’operatività delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere, così come quelle ristorative, altrimenti a rischio di essere seriamente compromessa.
«Secondo quanto previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, alla riapertura delle attività, questi settori dovranno sottostare a particolari disposizioni per via dell’elevata interazione tra i soggetti coinvolti nei servizi (ospite-ospite, ospite-personale, personale-personale) – sostiene Gian Franco Satta, primo firmatario della mozione -. Pertanto, l’adeguamento ai nuovi standard coinvolgerà l’intera catena di predisposizione ed erogazione dei servizi, tra cui sinteticamente: accoglienza, servizi tecnici e di manutenzione, ristoranti, colazione, sale da pranzo e bar, aree ricreative per bambini, pulizie delle camere e degli ambienti.»
«Come risaputo, le considerazioni operative predisposte dall’OMS per la gestione del Covid-19 nei settori della ristorazione e ricettività, alberghiera ed extra-alberghiera, prevedono che gli operatori si debbano adeguare a degli standard che comporteranno necessariamente per loro dei costi aggiuntivi – aggiunge Gian Franco Satta -. La situazione, già di per sé complicata, va ad aggiungersi ad un quadro non troppo tranquillizzante sui ricavi attesi nel futuro prossimo. Per quanto riguarda il turismo estivo, che costituisce il polmone principale del settore, abbiamo delle stime sui flussi in arrivo nettamente inferiori ai precedenti storici. Questo significa che andremo difronte a inevitabili cali nei volumi dei ricavi. La diretta conseguenza dei maggiori costi e dei minori ricavi rischiano di generare una crisi con conseguenze economiche e sociali davvero disastrose per la Sardegna, se non appositamente contrastata. L’intento della proposta è quello che la Regione Sardegna, attraverso lo stanziamento di apposite risorse, supporti gli operatori che oggi si vedono costretti a valutare con la massima cautela l’organizzazione e il mantenimento dei propri servizi. Per questo – conclude Gian Franco Satta – pensiamo che servano dei provvedimenti di carattere straordinario, così da consentire il recupero di un minimo di redditività.»