«Gli asili nido, le scuole e i servizi per l’infanzia privati rappresentano una risorsa fondamentale nella nostra società in cui, data la cronica mancanza di posti nelle strutture pubbliche, garantiscono sostegno ai genitori dei bambini in età prescolare. In questo difficile momento in cui le misure di contenimento dettate dal Governo per arginare la diffusione del Coronavirus hanno previsto la chiusura delle scuole, è d’obbligo pensare anche ai titolari di queste strutture dedicate ai più piccoli, penalizzati più di altri dal momento che non trattandosi di scuole paritarie non ricevono alcun contributo pubblico per portare avanti la propria attività, finanziata esclusivamente attraverso le rette pagate dai genitori. Per questo è necessario che la Regione Sardegna conceda al più presto possibile un contributo straordinario per il pagamento dei costi fissi che i titolari di queste attività devono comunque continuare a sostenere.»
È un problema sociale enorme, non solo per titolari e dipendenti delle strutture, ma anche per i genitori, quello sollevato dal consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, primo firmatario di una mozione che impegna il presidente Christian Solinas e la Giunta ad attivarsi con urgenza per scongiurare la chiusura di asili nido, scuole e servizi educativi per l’infanzia privati.
«Il protrarsi dell’emergenza sta aggravando le condizioni economiche dei lavoratori degli asili privati che rischiano di non poter riaprire una volta terminato il lockdown – osserva Roberto Li Gioi -. Mi sto riferendo a uomini e donne che hanno perso il lavoro da un giorno all’altro, che continuano a fare i conti con le spese legate all’attività e che domani potrebbero trovarsi nelle condizioni di non poter accogliere nuovamente i bambini. Bambini e le loro famiglie, d’altro canto, oltre ad essere coinvolti in questa situazione che prevede l’isolamento sociale, fatica emotiva ed economica, corrono il rischio alla fine di questa emergenza di ritrovarsi senza una struttura sicura in cui poter lasciare il proprio figlio e, magari, dover pagare cifre esorbitanti per il servizio di baby sitter – conclude Roberto Li Gioi -. Per questo è necessario agire adesso, perché nessuno deve essere lasciato indietro.»