Migliora l’offerta aeroportuale della Sardegna in vista della stagione turistica 2021. Quest’estate l’isola potrà infatti contare su un’offerta aeroportuale che si avvicina a quella dei competitor naturali più virtuosi, come Baleari e Croazia, in termini di numero di voli, costi di viaggio e numero di voli diretti. Lo si evince dalla simulazione di booking con cui, come ogni anno, la Cna Sardegna confronta numero di collegamenti, prezzi e accessibilità delle principali destinazioni vacanziere del Mediterraneo per definire le condizioni dell’offerta aeroportuale sarda.
Il successo dei piani vaccinali e l’introduzione del green pass europeo aprono, dunque, scenari di rinnovata fiducia in vista della stagione turistica ormai alle porte. Considerando che nel mese di aprile 2021 sono transitati negli scali della Sardegna circa 106 mila passeggeri (contro i poco più di 4.500 di aprile 2020), si auspica che l’inversione di tendenza si consolidi durante il trimestre estivo. Il 2020 era stato un anno disastroso per il settore aeroportuale sardo: nei tre aeroporti dell’Isola il flusso di passeggeri era stato infatti di soli 3,3 milioni[1], il 63% in meno rispetto al periodo pre pandemico. I viaggiatori internazionali si erano ridotti addirittura del -79%.
Il report della Cna
Come gli anni precedenti la Cna sarda predispone una simulazione di booking per un viaggio a cavallo della settimana di Ferragosto. Anche quest’anno viene considerato un insieme ristretto di scali di partenza: il centro della Germania (Francoforte, Monaco di Baviera e Berlino), la Francia (Parigi) e il Regno Unito (tutti gli aeroporti che servono l’area metropolitana di Londra). Il report confronta i prezzi praticati dalle compagnie aeree verso i principali aeroporti di destinazione delle regioni selezionate (per la Sardegna Alghero, Olbia e Cagliari) per un viaggio andata e ritorno nella settimana di Ferragosto per 4 persone (due adulti e due bambini), con prenotazione di un’autovettura di classe economica per una settimana (media tra le tre offerte più vantaggiose) nell’aeroporto di destinazione.
I parametri di cui si è tenuto conto sono: il numero totale delle combinazioni possibili (cioè il totale delle scelte possibili per raggiungere l’aeroporto di destinazione, anche considerando scali intermedi, ma soltanto per arrivi e partenze in giornata), la presenza dei voli diretti e il loro prezzo, il numero di compagnie, la presenza di compagnie low-cost e il prezzo minimo riscontrato come combinazione andata e ritorno.
Numero di voli. Il primo risultato riguarda la quantificazione dell’offerta aeroportuale degli aeroporti dell’Isola.
Dopo il crollo registrato nell’estate del 2020, l’offerta di soluzioni accessibili dai principali aeroporti europei è risalita. La distanza con il 2019, in termini di numero di combinazioni possibili (tutte quelle offerte dai principali vettori europei, considerando anche le soluzioni con scalo intermedio ma con partenza e arrivo in giornata), si è ridotta significativamente. Chi vorrà raggiungere la Sardegna partendo da Inghilterra, Francia o Germania la settimana di Ferragosto potrà scegliere tra 6.594 combinazioni andata e ritorno, contro le 7.875 che erano disponibili nel 2019, e le appena 5.000 dell’estate del 2020. Sebbene l’offerta aeroportuale lavori ancora a regime ridotto, va detto che questa condizione caratterizza tutte le regioni turistiche considerate e, soprattutto, in termini di differenza percentuale rispetto ad un anno “normale”, il calo registrato in Sardegna non risulta affatto quello peggiore. Inoltre, rispetto all’anno pandemico, la Sardegna è la destinazione mediterranea che risulta maggiormente migliorata. Più nel dettaglio, rispetto al 2019, meglio della Sardegna (-16,3%) fanno soltanto Sicilia (-5,2%) e Creta (-13,8%). Rispetto al 2020, l’incremento dell’Isola (+30.7%) è nettamente il più accentuato (seguono Algarve, +22,8%, e Corsica, +21,7%). Ma è soprattutto rispetto alle destinazioni top del mediterraneo, come Baleari o Croazia, che la Sardegna nel 2021 ha visto ridursi la forbice in termini di offerta aeroportuale. Basti dire che nel 2019 le Baleari potevano contare su un totale di 9.938 combinazioni, contro le 7.875 della Sardegna, una distanza di circa 2.063 voli. Nel 2021 le Baleari possono contare su 7.320 combinazioni, la Sardegna su 6.595, appena 725 in meno.
I costi di viaggio. Si tratta, questo dell’offerta aeroportuale, di un dato incoraggiante in vista della stagione alle porte. Ma non è solo il numero di combinazioni possibili a determinare la dimensione dell’offerta aeroportuale. Bisogna considerare anche i costi del viaggio. Si trova che anche in questo caso la Sardegna guadagna qualcosa in termini di competitività aeroportuale. Il costo medio andata e ritorno per un viaggio in Sardegna di una famiglia tipo di 4 persone proveniente dai principali aeroporti del centro Europa a Ferragosto del 2021 (prenotando a fine maggio) risulta pari a circa 641 euro, in forte riduzione rispetto agli 935 euro dell’anno pre-pandemico. La Sardegna diventa quindi la seconda destinazione più economica tra quelle considerate, alle spalle soltanto delle Baleari (626 euro). Molto meglio, quindi, di competitor come Croazia, Cipro, Corsica, Creta, Algarve, persino meno della Sicilia.
Raggiungibilità. Rispetto al 2019, la riduzione del numero di combinazioni possibili, che ha riguardato soprattutto le compagnie low-cost, si traduce però in una minore disponibilità di voli diretti, che si misura in un aumento del tempo medio di viaggio (considerando i tempi di attesa durante i trasferimenti nelle soluzioni con scalo intermedio). Nello specifico, si tratta di circa tre ore di viaggio in più rispetto al 2019. La Sardegna, con 7,5 ore, rimane comunque tra le prime regioni in termini di raggiungibilità (meglio dell’Isola, solo Corsica, 4 ore, e Baleari, 5,3 ore), un dato che riflette anche la posizione geografica baricentrica della nostra Isola.
«In un contesto di progressivo rientro alla normalità assicurato dal successo dei piani vaccinali, dall’introduzione del green pass europeo, la ritrovata competitività nell’offerta del nostro sistema aeroportuale costituisce il miglior viatico per rilanciare con la ripresa del turismo internazionale l’intero sistema turistico regionale – commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della CNA Sardegna -. Nell’estate 2021 l’isola potrà infatti contare su un’offerta aeroportuale che si avvicina a quella dei suoi competitor naturali più virtuosi, come Baleari e Croazia, in termini di numero di voli, costi di viaggio e numero di voli diretti. L’auspicio è che la propensione al viaggio dei turisti europei, componente fondamentale per il rilancio dell’intero settore possa avvicinarsi rapidamente ai livelli pre-pandemici così da assicurare la buona riuscita di una stagione che si apre all’insegna dell’ottimismo.»