Un abbraccio alla Terra, un invito alla riumanizzazione nel rispetto dell’altro e dell’ambiente che ci circonda. Ha diversi significati, e possibili interpretazioni, l’immagine scelta come manifesto dell’ottava edizione di Life After Oil International Film Festival. Un’edizione che presenta la grande novità di unire Puglia e Sardegna sui temi dell’ecologia e dei diritti umani: la manifestazione ideata e diretta da Massimiliano Mazzotta si svolgerà infatti quest’anno a Brindisi (il 17 e 18 settembre) e Villanovaforru (dal 22 al 26 settembre). Grande soddisfazione esprimono i sindaci dei due Comuni ospitanti.
«È un piacere accogliere a Brindisi – sottolinea il primo cittadino Riccardo Rossi – un festival come Life After Oil che ci dà l’opportunità di conoscere, attraverso il linguaggio cinematografico, storie che provengono da diversi angoli del mondo. La nostra città è sensibile ai temi dell’ecologia, è stata protagonista dalla fine degli anni Cinquanta di scelte che non hanno avuto rispetto delle vocazioni del territorio, ma hanno portato all’insediamento di industrie pesanti che hanno inquinato il nostro paesaggio naturale, con gravi ricadute anche sulla salute dei cittadini».
Un destino conosciuto da diverse zone del territorio sardo. Lo sa bene Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru. Il piccolo comune nella provincia del Sud Sardegna accoglie per la prima volta il festival ospitato nelle scorse edizioni in altri centri dell’isola: Martis, Stintino, Ottana, Cagliari, Santa Teresa Gallura.
«Credo che Villanovaforru – evidenzia Maurizio Onnis – sia la sede ideale per Life After Oil, festival di cinema dedicato ad ambiente e diritti umani. In questi anni abbiamo lottato contro la speculazione eolica e dal 2015 ospitiamo un centro di accoglienza con la presenza dei migranti diventata per la popolazione del tutto naturale, fonte di conoscenza e scambio reciproci. Grazie alle nostre battaglie, a ciò che abbiamo sperimentato e vissuto, comprendiamo a fondo le espressioni tutela dell’ambiente e diritti umani.»