La regista tedesca Monica Maurer, che lega il suo nome all’imponente lavoro di costruzione di un archivio dedicato alla questione palestinese, e gli autori del film sulla vicenda di Giuseppe Pinelli, Claudia Cipriani e Nicolò Volpati, sono gli ospiti attesi domani, sabato 10 luglio, alla terza serata del Cagliari film festival.
Ad aprire l’appuntamento, in programma alle 20,30 nel giardino del Palazzo Siotto (via Dei Genovesi 114), sarà proprio Monica Maurer che in dialogo con la direttrice artistica della rassegna, Alessandra Piras, parlerà del concetto zavattiniano di fare cinema documentaristico e del cinema d’urgenza concepito come “interrogazione” permanente. Della regista saranno poi proiettati alcuni frammenti di diversi suoi lavori.
Nella seconda parte della serata (alle 22) focus sulla famiglia di Giuseppe Pinelli, con la presentazione in prima regionale del documentario Pino. Vita accidentale di un anarchico di Claudia Cipriani (Italia, 2019, 60’). Scritto dalla stessa Cipriani insieme a Niccolò Volpati e a Claudia e Silvia Pinelli, questo lavoro ripercorre la vita e la vicenda di Giuseppe Pinelli, l’anarchico ritenuto implicato nella strage di piazza Fontana e morto nel dicembre 1969 cadendo da una finestra della questura. Il punto di vista della narrazione è quello delle due figlie, coautrici della sceneggiatura.
Dopo l’appuntamento di sabato, questo primo lungo fine settimana del festival si chiude domenica 11 luglio, alle 20,30, con la proiezione di Cosa resta della rivoluzione (Francia, 2018, 88’) della regista francese Judith Davis, una commedia dolce-amara che indaga sul lascito del Sessantotto.