L’Istituto superiore di Sanità nell’ultimo monitoraggio settimanale ha indicato per la Sardegna un rischio epidemiologico moderato a causa del trend dei contagi in lieve risalita e nonostante nell’Isola si registri ancora un’incidenza contenuta. Sul fronte della campagna vaccinale la Sardegna continua a correre, con il superamento del milione e mezzo di dosi somministrate.
«Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la battaglia sia conclusa e che l’emergenza sia definitivamente alle spalle. Serve ancora il massimo impegno da parte di tutti e il rispetto delle misure anti-contagio – dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, lanciando un appello ai sardi -. La circolazione delle varianti rappresenta una minaccia che non può essere sottovalutata”.
«Nell’ultimo anno e mezzo – ricorda il Presidente – la Sardegna ha vissuto il dramma della pandemia, che si è abbattuta anche sulla nostra Isola portando sofferenza e imponendo sacrifici a tutta la popolazione: ai nostri anziani e alle persone fragili, costretti all’isolamento nelle proprie abitazioni, nelle strutture e nelle case di riposo, ai giovani, obbligati alla didattica a distanza, alle attività economiche, bloccate dalla diffusione del virus. Abbiamo lottato con fermezza contro un nemico invisibile e insidioso, riuscendo a raggiungere risultati importantissimi. La Sardegna è stata la prima regione italiana a guadagnare la zona bianca e già nella prima ondata siamo stati capaci di abbattere la circolazione virale quasi completamente. Oggi la ripartenza è una realtà e tutta la Sardegna ha iniziato da settimane a muovere i primi passi in una nuova normalità, in un contesto epidemiologico estremamente favorevole raggiunto a costo di grandi sforzi.»
«L’entusiasmo per aver ripreso in mano le nostre vite e la nostra socialità non può però portarci ad abbassare la guardia contro il virus, qualunque sia la circostanza». In vista della finale degli Europei di calcio il Presidente ha aggiunto: «Da tempo attendevamo di poter rivivere e condividere l’emozione per un grande evento sportivo, ma non dobbiamo dimenticare che il virus cammina sulle gambe delle persone. Evitare gli assembramenti, mantenere il distanziamento sociale e l’uso della mascherina, eventualmente anche all’aperto, rappresentano un modo responsabile di poter vivere questo appuntamento».
«Abbiamo tutti il dovere di difendere gli importanti risultati raggiunti nel contrasto alla pandemia – aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – e per questo ognuno è chiamato a fare la propria parte. Le vaccinazioni proseguono senza sosta e la Sardegna oggi è fra le prime sette regioni per dosi somministrate tra quelle ricevute, all’89,7%, al di sopra della media nazionale. Nella giornata di ieri siamo stati la quarta regione per dosi somministrate ogni centomila abitanti dietro Lombardia, Campania e Lazio. La campagna di immunizzazione è la nostra arma più forte contro il Covid, ma non è l’unica. I comportamenti individuali possono ancora fare la differenza. Serve ancora uno sforzo se vogliamo impedire che il virus riprenda forza. La pressione sugli ospedali ormai è quasi azzerata, ma a preoccupare sono i focolai su cui è concentrata tutta la nostra attenzione.»