Il grande ciclismo torna a pedalare sulle strade sarde. Lo fa in grande stile, riportando sull’Isola i grandi protagonisti su due ruote e dando vita ad un grande evento di livello internazionale griffato Great Events, Natura Srl e GS Emilia: la “Settimana Ciclistica Italiana – Sulle strade della Sardegna” in programma in terra sarda dal 14 al 18 luglio 2021, una manifestazione che si realizza grazie al prezioso supporto e all’impegno della Regione Sardegna e della Provincia di Sassari. Presenti al tavolo l’assessore regionale dei Lavori pubblici Aldo Salaris, l’amministratore straordinario alla Provincia di Sassari e ospitale padrone di casa – Pietrino Fois, il sindaco di Alghero Mario Conoci, il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, il presidente regionale della Federazione ciclistica isolana Stefano Dessì, in collegamento streaming da Cagliari l’assessore allo Sport del Comune di Cagliari Carlo Tack e il presidente del Coni regionale Bruno Perra, Adriano Amici di GS Emilia, Carmelo Mereu di Great Event e Federico Soro di Natura Srl. A fine incontro, il presidente della Federazione regionale Stefano Dessì ha consegnato all’assessore regionale Aldo Salaris e all’amministratore straordinario della provincia di Sassari Pietrino Fois due maglie della rappresentativa azzurra, dono simbolico e di buon augurio in vista dell’imminente start della corsa. Ha introdotto e moderato l’incontro il giornalista Francesco Pinna.
La gara: partenza da Alghero, passaggi a Sassari e Oristano, doppia tappa con arrivo finale a Cagliari, una gara che avvolge e coinvolge l’intero territorio con le città, i paesi e i paesaggi sardi comprotagonisti sulla scena di questa straordinaria manifestazione. Un poker di Comuni – Alghero, Sassari, Oristano e Cagliari – che non ha esitato a scendere in pista al fianco dell’organizzazione. Una iniziativa sposata senza esitazioni dalla Federazione italiana ciclismo e dal Coni – nelle loro espressioni nazionali e regionali -, degli sponsor e dei partner che sin da subito hanno creduto nella buona riuscita di un’idea diventata realtà che per la prima volta approda in Sardegna. E che in Sardegna vuole mettere radici. Cinque tappe, quattro città coinvolte (Alghero, Sassari, Oristano e Cagliari), un tracciato da 860 km, 21 squadre al via (molte di più quelle che avevano manifestato l’interesse a partecipare), 7 atleti per squadra, circa 3.000 persone coinvolte fra staff tecnici e familiari, finestre Rai dedicate – quattro quelle già programmate in palinsesto – e massima visibilità per un evento di caratura mondiale, inserito nel calendario ciclistico in concomitanza con la madre di tutte le gare, il Tour de France, e a poche settimane dall’Olimpiade giapponese. La Settimana è il Tour saranno le uniche due gare al mondo in avvicinamento all’Olimpiade: la Sardegna sarà sotto i riflettori del ciclismo e dello sport mondiale.
L’appuntamento olimpico è il traguardo cui tendono tutti i più grandi artisti della bicicletta, e proprio le strade di Sardegna rappresentano per loro un ottimo banco di prova in vista della sfida a cinque cerchi. In Sardegna gareggeranno alcune delle più importanti squadre al mondo, oltre chiaramente alle più interessanti espressioni del ciclismo made in Italy. E ci saranno (appunto) i grandi nomi. Sarà l’occasione per sardi di ammirare il portabandiera azzurro all’Olimpiade di Tokyo – gareggerà in pista e cercherà di riconqustare la medaglia d’oro nella specialità di appartenenza – Elia Viviani. E ci sarà Filippo Ganna, primo attore al Giro proiettato che proprio in terra sarda vuole preparare la rincorsa alla medaglia d’oro.
E ancora il gregario diventato ora campione Damiano Caruso, vera sorpresa del Giro d’Italia. E Michele Scartezzini, Simone Consonni, Alberto Bettiol e Gianni Moscon, a completare l’attesissima rappresentanza della Nazionale italiana. Senza dimenticare lo svizzero Mader, gli italiani Enrico Battaglin, Giovanni Visconti, l’intramontabile Davide Rebellin e Diego Ulissi, De Marchi e Cimolai della squadra Israel, l’emergente Aleotti, Alex Dowsett, il tedesco Pascal Ackermann, gli spagnoli Gonzales ed Azurmendi.