Un evento che vuole essere una giornata di ripresa delle attività sportive, di rinascita dopo due anni di pandemia. “Unified Night“ è la prima manifestazione sportiva organizzata da Special Olympics Italia Team Sardegna, col supporto della Regione Sardegna e dell’assessorato allo Sport. Si terrà a Cagliari, al Terrapieno (che ringraziamo per la disponibilità), mercoledì 14 luglio, dalle ore 18.00.
«Volevamo dare vita a un evento che fosse di buon auspicio – spiega Stefania Rosas, direttrice regionale del movimento -. Vogliamo credere con forza nel fatto che finalmente stiamo superando il blocco generato dalla pandemia e il conseguente isolamento; crediamo in questo momento di rinascita e pensiamo sia giunto il momento di creare nuove opportunità per i nostri atleti, incontrarsi e vivere momenti di condivisione e socializzazione“.
La giornata verrà scandita da incontri di calcio a 5 e percorsi di basket. Obbiettivo principale è ricominciare a muoversi, a giocare insieme: «Abbiamo ritenuto importante prestare attenzione alla mobilità degli atleti, per lungo tempo fermi a causa covid – aggiunge Stefania Rosas – riuscire a realizzare un evento sportivo è una grande soddisfazione anche da questo punto di vista: tutti avevamo bisogno di scendere nuovamente in campo, corpo e mente.»
Giocare insieme e incontrarsi, dopo tanto tempo, per sottolineare che niente può fermare lo sport, ancor più la voglia di inclusione. “Per regioni legate alla pandemia non abbiamo aperto a tutti gli atleti di tutti i team, come nostro solito” spiega Andrea Siddi, tecnico nazionale del calcio a 5. L’evento sarà infatti un momento simbolico per sancire la ripresa delle manifestazioni sportive firmate Special Olympics: non saranno presenti tutti gli atleti delle varie realtà sarde accreditate ma solo una rappresentanza da ogni team accreditato; “sarà però un successo anche solo riuscire a incontrarsi dopo tutto questo tempo», commenta Michele Marras, vice direttore.L’occasione è anche quella di ricordare il centenario dalla nascita di Eunice Kennedy Shriver, fondatrice del movimento sportivo internazionale. Special Olympics è infatti un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone con disabilità intellettiva. Opera in Sardegna con lo scopo di promuovere l’attività e la pratica nelle varie discipline sportive, delle persone con disabilità intellettiva, attraverso l’organizzazione e promozione di manifestazioni sportive ed eventi formativi. L’obiettivo è la piena inclusione sociale: coinvolgere, informare e sensibilizzare enti pubblici, privati e cittadini sulla disabilità, sulle problematiche legate ad essa e – soprattutto – su come superarle guardando sempre alle abilità è il fine ultimo di ogni azione. Attualmente in Sardegna sono accreditati a Special Olympics Italia 10 associazioni sportive, dilettantistiche e 1 team scolastico, in rappresentanza di tutto il territorio regionale. I Team hanno inoltre atleti che arrivano da diversi Comuni limitrofi che sommati contano circa 100 enti locali coinvolti. Gli sport praticati in Sardegna sono calcio, basket, ginnastica, pallavolo, bocce, nuoto, bowling, atletica leggera, badminton, tennis tavolo, praticati da circa 700 atleti isolani con e senza disabilità.
Special Olympics, infatti, promuove gli sport unificati, ovvero con squadre composte da atleti con e senza disabilità. La partecipazione agli Unified Sports offre ad Atleti e Partner la possibilità di vivere un’esperienza di arricchimento personale partecipando attivamente ad esperienze di “gioco insieme” con lo scopo di scambiarsi emozioni, aiutarsi, condividere da vicino momenti di gioia e ricreare situazioni di perfetta inclusione sociale. Esperienze (inoltre) di enorme valenza educativa migliorano la qualità della vita, ed accrescono l’autostima e l’autonomia personale delle persone che vi prendono parte.
La giornata verrà scandita da incontri di calcio a 5 e percorsi di basket. Obbiettivo principale è ricominciare a muoversi, a giocare insieme: «Abbiamo ritenuto importante prestare attenzione alla mobilità degli atleti, per lungo tempo fermi a causa covid – aggiunge Stefania Rosas – riuscire a realizzare un evento sportivo è una grande soddisfazione anche da questo punto di vista: tutti avevamo bisogno di scendere nuovamente in campo, corpo e mente.»
Giocare insieme e incontrarsi, dopo tanto tempo, per sottolineare che niente può fermare lo sport, ancor più la voglia di inclusione. “Per regioni legate alla pandemia non abbiamo aperto a tutti gli atleti di tutti i team, come nostro solito” spiega Andrea Siddi, tecnico nazionale del calcio a 5. L’evento sarà infatti un momento simbolico per sancire la ripresa delle manifestazioni sportive firmate Special Olympics: non saranno presenti tutti gli atleti delle varie realtà sarde accreditate ma solo una rappresentanza da ogni team accreditato; “sarà però un successo anche solo riuscire a incontrarsi dopo tutto questo tempo», commenta Michele Marras, vice direttore.L’occasione è anche quella di ricordare il centenario dalla nascita di Eunice Kennedy Shriver, fondatrice del movimento sportivo internazionale. Special Olympics è infatti un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone con disabilità intellettiva. Opera in Sardegna con lo scopo di promuovere l’attività e la pratica nelle varie discipline sportive, delle persone con disabilità intellettiva, attraverso l’organizzazione e promozione di manifestazioni sportive ed eventi formativi. L’obiettivo è la piena inclusione sociale: coinvolgere, informare e sensibilizzare enti pubblici, privati e cittadini sulla disabilità, sulle problematiche legate ad essa e – soprattutto – su come superarle guardando sempre alle abilità è il fine ultimo di ogni azione. Attualmente in Sardegna sono accreditati a Special Olympics Italia 10 associazioni sportive, dilettantistiche e 1 team scolastico, in rappresentanza di tutto il territorio regionale. I Team hanno inoltre atleti che arrivano da diversi Comuni limitrofi che sommati contano circa 100 enti locali coinvolti. Gli sport praticati in Sardegna sono calcio, basket, ginnastica, pallavolo, bocce, nuoto, bowling, atletica leggera, badminton, tennis tavolo, praticati da circa 700 atleti isolani con e senza disabilità.
Special Olympics, infatti, promuove gli sport unificati, ovvero con squadre composte da atleti con e senza disabilità. La partecipazione agli Unified Sports offre ad Atleti e Partner la possibilità di vivere un’esperienza di arricchimento personale partecipando attivamente ad esperienze di “gioco insieme” con lo scopo di scambiarsi emozioni, aiutarsi, condividere da vicino momenti di gioia e ricreare situazioni di perfetta inclusione sociale. Esperienze (inoltre) di enorme valenza educativa migliorano la qualità della vita, ed accrescono l’autostima e l’autonomia personale delle persone che vi prendono parte.