NurArcheoFestival, tredicesima edizione. Nonostante tutto. Ritorna la rassegna organizzata dal Crogiuolo – sotto la direzione artistica di Iaia Forte, attrice che non ha certo bisogno di presentazioni, un’amica storica del festival, e Rita Atzeri – che ancora una volta farà sposare, dal 16 luglio al 1 agosto (con alcuni eventi collaterali che prolungheranno la programmazione) il patrimoniostorico e culturale dell’Isola con il teatro in luoghi di grande interesse archeologico. Ritorna con un sottotitolo significativo, I Giganti nella Valle dei Laghi, che esprime il chiaro riferimento alle statue nuragiche di Mont’ e Prama e all’area che, in particolare, accoglierà la maggior parte degli spettacoli del festival, Orroli con il suo nuraghe Arrubiu, fra i laghi Mulargia e Flumendosa. E ritorna, a dispetto dei tempi, in pompa magna, con un cartellone principale ricco e serrato, che mette in mostra nomi di livello assoluto come Maria Paiato, Ascanio Celestini, Elena Bucci, Paolo Panaro, la stessa Iaia Forte e che fa sfoggio di ben quattro prime nazionali.
«La tredicesima edizione consecutiva del NurArcheoFestival – dice Rita Atzeri – ha quasi il gusto della vittoria, perché continua a essere difficile operare senza nessuna certezza sui finanziamenti, moltiplicando, per potere far crescere la manifestazione, il rischio d’impresa in maniera esponenziale. Veniamo da un 2020 – aggiunge Rita Atzeri – che con la pandemia vede vessato, in particolare, il settore spettacolo, abbiamo vissuto l’infausta esperienza del click day per l’assegnazione dei contributi dell’Assessorato al Turismo e nel 2021 ci ritroviamo nel mese di luglio senza che da parte dell’assessorato vi sia alcun segnale di bando attivo, dopo le dichiarazioni del 2019 che ne promettevano l’uscita in una data tale da avere gli esiti già ad aprile.»
«Nonostante tutto questo – sottolinea la direttrice artistica del Crogiuolo – è un’edizione importante, perché ci consente di riportare sulla scena regionale artiste come Maria Paiato ed Elena Bucci, quest’ultima in particolare con una prima nazionale; è un’edizione importante perché presenta una programmazione costruita seguendo la pianta e lo sviluppo del villaggio nuragico: la ‘torre’, un cartellone principale ricco di ospitalità nazionali, che coinvolge soprattutto il nuraghe Arrubiu di Orroli, che si dirama poi, e ramifica, verso tutti i villaggi intorno, non solo nella Valle dei Laghi ma anche in altri territori, come quelli del Gal Sole Grano Terra. E poi gli itinerari del cuore, nella tradizione del festival, tra l’Ogliastra, il Sulcis e il Medio Campidano. E’ un’edizione importante – conclude Rita Atzeri – per la condivisione della direzione artistica con Iaia Forte, un’idea, quella di avere un coordinamento condiviso, che vuole portare il festival a crescere con la guida e l’esperienza di chi sulla scena nazionale e internazionale è un protagonista di rilievo. Ora ci proponiamo di avere ogni anno questo tipo di collaborazione con artisti differenti.»
E il NurArcheoFestival 2021 continuerà a essere un festival dal tempo lungo, perché, come ormai da tradizione, si svolgeranno anche quest’anno le visite guidate ai siti archeologici, che diventeranno poi suggestivi palcoscenici per accogliere gli spettacoli serali.
Il NurArcheoFestival è organizzato da Il crogiuolo con il sostegno del MiC, degli assessorati del Turismo e della Cultura della Regione Sardegna.