«I dati Invalsi per la Sardegna fanno emergere una situazione drammatica, con ricadute devastanti non solo sul piano individuale ma anche su quello sociale ed economico. Che livello di formazione avrà la classe dirigente di domani? Saremo costretti a importare medici, ingegneri, avvocati dal Nord Italia?»
Il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, lo ha detto nel corso dell’audizione sulla programmazione dei fondi europei 2021-2027 presso la Commissione programmazione del Consiglio regionale.
«Quello che più preoccupa è la linea di tendenza, in peggioramento da almeno 15 anni – ha aggiunto il consigliere dei Riformatori sardi -. Significa che le azioni dì policy (anche quelle varate della regione) sono state pochissimo incisive, e che le ingenti risorse disponibili sono state utilizzate in progetti sostanzialmente inutili. Il ruolo di “ascensore sociale” non appartiene più alla scuola sarda: solo chi può permetterlo economicamente è in grado di garantire ai propri figli una formazione adeguata. Tutti gli altri si devono accontentare di quello che c’è. Per questo motivo – ha concluso Michele Cossa – occorre ragionare seriamente e dati alla mano sull’esperienza fatta sinora, programmare le risorse in modo adeguato e creare un sistema di verifica di efficacia delle politiche. Invertire gli indicatori è vitale per il futuro della nostra Isola.»