«Due ordini del giorno che, nell’ambito del Decreto sostegni bis, impegnano il Governo a potenziare la medicina generale sui territori disagiati e ad incentivare economicamente il personale dei presidi ospedalieri più periferici. Questo è quanto approvato nella giornata di ieri dall’aula di Montecitorio per contrastare le criticità nell’assistenza sanitaria derivanti anche dalla perdurante pandemia.»
Ad annunciarlo è stata la deputata Mara Lapia, capogruppo di Centro Democratico e componente della Commissione affari sociali e sanità della Camera, che grazie ai due provvedimenti, uno a sua firma e l’ altro cofirmato con la collega Daniela Cardinale (sempre di Centro democratico), auspica l’implementazione del servizio di medicina di base e di assistenza domiciliare nelle aree delle zone interne e il potenziamento del personale sanitario negli ospedali più isolati.
«Ritengo sia necessario – dichiara Mara Lapia – potenziare i servizi di medicina generale sui territori per consentire ai medici di base di tutelare la salute dei cittadini in modo più efficace. È quindi opportuno implementare la medicina di base sui territori con una distribuzione dei medici sui territori più capillare, nonché favorire le stesse figure sanitarie con incentivi economici, soprattutto quelli che operano nei territori geograficamente svantaggiati. Solo in Sardegna mancano un centinaio di medici di base. Eclatanti i casi di Seui, Oliena ed Ussassai che da mesi non possono fare affidamento su questa importante figura sanitaria.»
Alla stessa maniera, grazie all’approvazione di un altro ordine del giorno, si impegna l’esecutivo Draghi a prevedere degli incentivi per il personale medico ed infermieristico che opera in ospedali ubicati in quelle zone che il decreto 70 del 2015 indica come “aree geograficamente più isolate del Paese con condizioni morfologiche ostili, e con collegamenti di rete viaria disagevoli e reti di trasporto marittimo complessi oppure in ambiente insulare.»
«L’approvazione di questo provvedimento – conclude Mara Lapia – offre le risposte necessarie alle esigenze di salute delle comunità più svantaggiate che nell’Isola fanno riferimento agli ospedali di Isili, Sorgono, Bosa, Muravera e Lanusei.»
Ad annunciarlo è stata la deputata Mara Lapia, capogruppo di Centro Democratico e componente della Commissione affari sociali e sanità della Camera, che grazie ai due provvedimenti, uno a sua firma e l’ altro cofirmato con la collega Daniela Cardinale (sempre di Centro democratico), auspica l’implementazione del servizio di medicina di base e di assistenza domiciliare nelle aree delle zone interne e il potenziamento del personale sanitario negli ospedali più isolati.
«Ritengo sia necessario – dichiara Mara Lapia – potenziare i servizi di medicina generale sui territori per consentire ai medici di base di tutelare la salute dei cittadini in modo più efficace. È quindi opportuno implementare la medicina di base sui territori con una distribuzione dei medici sui territori più capillare, nonché favorire le stesse figure sanitarie con incentivi economici, soprattutto quelli che operano nei territori geograficamente svantaggiati. Solo in Sardegna mancano un centinaio di medici di base. Eclatanti i casi di Seui, Oliena ed Ussassai che da mesi non possono fare affidamento su questa importante figura sanitaria.»
Alla stessa maniera, grazie all’approvazione di un altro ordine del giorno, si impegna l’esecutivo Draghi a prevedere degli incentivi per il personale medico ed infermieristico che opera in ospedali ubicati in quelle zone che il decreto 70 del 2015 indica come “aree geograficamente più isolate del Paese con condizioni morfologiche ostili, e con collegamenti di rete viaria disagevoli e reti di trasporto marittimo complessi oppure in ambiente insulare.»
«L’approvazione di questo provvedimento – conclude Mara Lapia – offre le risposte necessarie alle esigenze di salute delle comunità più svantaggiate che nell’Isola fanno riferimento agli ospedali di Isili, Sorgono, Bosa, Muravera e Lanusei.»
Antonio Caria