«Il ricordo di quel terribile attentato che coinvolse il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta (Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli) provoca ancora oggi orrore e sgomento in tutti noi. Siamo vicini alle famiglie delle vittime di tutte le violenze mafiose e a chi ogni giorno sfida la criminalità per garantire la sicurezza dei cittadini.»
Lo rende noto il sottosegretario della Difesa, Stefania Pucciarelli, in occasione del 29° anniversario della strage di via D’Amelio, quando una Fiat 126 imbottita di esplosivo veniva fatta saltare in aria sotto la casa della madre del magistrato.
«57 giorni dopo la strage di Capaci, la mafia tornava a colpire chi lottava tutti giorni con grande coraggio e altissimo spirito di servizio per tutelare le Istituzioni, per difendere lo Stato. Il ricordo del sacrificio del giudice Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta ci spinge a tenere sempre alta l’attenzione sui valori della legalità e della giustizia e a non abbassare la guardia nella lotta contro tutte le mafie – aggiunge Stefania Pucciarelli -. Soprattutto, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, abbiamo il dovere di impegnarci a fondo per realizzare una forte sinergia tra Istituzioni e società per sradicare tutte le mafie. Onorare la memoria e raccontare alle nuove generazioni quanto accaduto, ricordando l’esempio, il sacrificio e il coraggio del giudice Borsellino e della sua scorta è certamente un dovere di tutti i cittadini che credono nella legalità e nella giustizia», conclude il sottosegretario Stefania Pucciarelli.