Ai nastri di partenza la ventitreesima edizione di Dromos, il festival itinerante che, come sua tradizione, si snoda da fine luglio a metà agosto tra Oristano e altri centri della sua provincia – Bauladu, Cabras, Fordongianus, Neoneli, Nureci, San Vero Milis e Villa Verde – con uno sconfinamento nel nuorese, ad Ortueri; un variegato cartellone di eventi, tra concerti, incontri letterari, proiezioni di film, conferenze e la mostra di arti visive sul tema che connota e dà il titolo a questa edizione numero ventitré del festival: “Lucciole”.
Lo spunto viene da un articolo del 1975 in cui Pier Paolo Pasolini affidava alle pagine del Corriere della Sera il suo «accorato canto funebre per la scomparsa delle lucciole», come scrive Anna Rita Punzo, curatrice insieme a Ivo Serafino Fenu della mostra che si inaugura domenica prossima (25 luglio) a San Vero Milis, per restare aperta fino al 31 agosto: taglio del nastro alle 19.30 nei suggestivi spazi delle chiese sconsacrate dedicate alle Anime e a San Salvatore, nel giardino del Museo Civico, alla presenza del sindaco di San Vero Milis, Luigi Tedeschi, e dell’assessora alla cultura Maria Cristina Cimino.
In esposizione i lavori di dodici artisti del panorama contemporaneo: insieme alle installazioni site specific di Josephine Sassu, Sabrina Oppo, Daniela Frongia, Michele Marrocu e Veronica Paretta, si potranno apprezzare una selezione di opere fotografiche di Alberto Terrile tratte dal repertorio del trentennale progetto “Nel segno dell’angelo”, le “Cartografie Corporali” di Monica Mura, lavori editi e inediti di Filippo Franco Boe, Narcisa Monni e Gianni Nieddu accanto ad altri tratti dalla ricca e poliedrica produzione artistica di Pietro Sedda e di Antonello Fresu.
Così la mostra curata da Anna Rita Punzo e Ivo Serafino Fenu intende sceverare le tante possibili interpretazioni di un tema tanto complesso quanto eclettico in un percorso espositivo attraverso le opere di questi dodici artisti: «Dodici lucciole, dodici coraggiosi messaggeri di luce che sfidano le tenebre della quotidianità che ci avvolge per unirsi in una narrazione intima e corale, capace di colmare l’apparente divario luce-tenebre cui sottendono le rigide ed effimere dicotomie bene-male, morale-immorale, puro-corrotto».
Aperta fino al 31 agosto, la mostra si potrà visitare, con ingresso libero, ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 18.00 alle 20.00; visite possibili anche in altri giorni, su prenotazione, per gruppi di almeno quattro persone, telefonando al numero 078353611. Accesso limitato e distanziato, nel rispetto delle norme anti-covid.
Così la mostra curata da Anna Rita Punzo e Ivo Serafino Fenu intende sceverare le tante possibili interpretazioni di un tema tanto complesso quanto eclettico in un percorso espositivo attraverso le opere di questi dodici artisti: «Dodici lucciole, dodici coraggiosi messaggeri di luce che sfidano le tenebre della quotidianità che ci avvolge per unirsi in una narrazione intima e corale, capace di colmare l’apparente divario luce-tenebre cui sottendono le rigide ed effimere dicotomie bene-male, morale-immorale, puro-corrotto».
Aperta fino al 31 agosto, la mostra si potrà visitare, con ingresso libero, ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 18.00 alle 20.00; visite possibili anche in altri giorni, su prenotazione, per gruppi di almeno quattro persone, telefonando al numero 078353611. Accesso limitato e distanziato, nel rispetto delle norme anti-covid.