«Perché riprendere si può, naturalmente in sicurezza. Uno sforzo importante per la nostra amministrazione e che si unisce ai vari progetti della ripartenza che in questa estate sta portando avanti anche il Consorzio Turistico “Due Giare”, del quale ci onoriamo di fare parte.»
Non usa giri di parole il sindaco di Curcuris Raffaele Pilloni che ha annunciato la partenza, dal 23 luglio, di un festival comunitario dedicato alla ripartenza e in cui le figure predominanti saranno l’Uomo e la Natura.
«Perché la cultura è un mezzo di coesione sociale – ha aggiunto il primo cittadino -. Anzi il più grande mezzo di coesione sociale. L’espressione artistica e il pensiero sono la testimonianza della vita associata degli uomini: segnano la nascita, la vitalità e la rinascita, appunto, di una comunità. Un concetto valido nelle grandi città, così come, ancor di più, nei paesi delle zone interne.»
Spazio quindi a concorsi fotografici, musica, presentazioni di libri, cinema e fotografia: appuntamenti che si chiuderanno il 17 di settembre. «Neanche il tema del festival – ha concluso Raffaele Pilloni – è stato scelto a caso. Il tema del rapporto fra uomo e natura, inteso sia in chiave di identificazione sia in chiave di autonomia coinvolge ogni piano dell’esistenza, individuale e comunitaria: l’uomo cerca di comprendere la natura su basi oggettive e misurabili, scientifiche. La cultura aiuta a cogliere il rapporto fra uomo e natura nella sua dimensione più profonda, ancestrale e simbolica. Ovvero mitica.»
Non usa giri di parole il sindaco di Curcuris Raffaele Pilloni che ha annunciato la partenza, dal 23 luglio, di un festival comunitario dedicato alla ripartenza e in cui le figure predominanti saranno l’Uomo e la Natura.
«Perché la cultura è un mezzo di coesione sociale – ha aggiunto il primo cittadino -. Anzi il più grande mezzo di coesione sociale. L’espressione artistica e il pensiero sono la testimonianza della vita associata degli uomini: segnano la nascita, la vitalità e la rinascita, appunto, di una comunità. Un concetto valido nelle grandi città, così come, ancor di più, nei paesi delle zone interne.»
Spazio quindi a concorsi fotografici, musica, presentazioni di libri, cinema e fotografia: appuntamenti che si chiuderanno il 17 di settembre. «Neanche il tema del festival – ha concluso Raffaele Pilloni – è stato scelto a caso. Il tema del rapporto fra uomo e natura, inteso sia in chiave di identificazione sia in chiave di autonomia coinvolge ogni piano dell’esistenza, individuale e comunitaria: l’uomo cerca di comprendere la natura su basi oggettive e misurabili, scientifiche. La cultura aiuta a cogliere il rapporto fra uomo e natura nella sua dimensione più profonda, ancestrale e simbolica. Ovvero mitica.»
Antonio Caria