«Tutti noi ricordiamo quei concitati momenti vissuti a febbraio 2019. Tutti noi abbiamo ancora impresse negli occhi le nitide immagini delle migliaia di litri di latte di pecora gettati per strada. Un gesto forte che rappresentava lo sversamento di tanta fatica quotidiana per una paga a dir poco iniqua. A distanza di tempo, la sentenza dell’Antitrust conferma le ragioni dei pastori sardi: gli industriali non hanno seguito le procedure corrette.»
Lo sottolinea il consigliere regionale della Lega, Dario Giagoni, che aggiunge: «Una mancanza di correttezza che non è solo condannabile in quanto deprecabile ma che assume i contorni di una vera e propria guerra sociale in virtù della risonanza a livello regionale e nazionale che quelle giornate hanno avuto. Nessuno, industriali o trasformatori che siano, possano pensare di essere al di sopra delle regole, al di sopra della legge e, avvalendosi di una maggior forza economica, sovrastare chi con tanta fatica quotidianamente produce. L’assenza di contratti, di accordi, di un minimo di tutela nei confronti di quella che per norma è definita la parte debole, non può essere tollerata. Ritengo giusta e doverosa la condanna al pagamento della sanzione e mi auguro che questo possa essere un monito serio per tutti coloro che credono di poter vivere al di sopra delle regole, siano esse giudiziali o sociali».
«A chi ha preso parte a quelle proteste – conclude Dario Giagoni –, a chi ha versato in strada il frutto del proprio duro lavoro, a chi ha lottato e fatto sentire la sua voce per una giusta causa va la mia solidarietà, e la magrissima consolazione di sentirsi dire da più parti: avevate ragione sin dall’inizio.»
Antonio Caria