Sessanta, ma non li dimostra. La Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna di Mogoro raggiunge in piena salute e vivacità un traguardo importante e in occasione della 60a edizione celebra la figura femminile omaggiando le sette donne tessitrici che, nel 1962, formarono il gruppo delle Artigiane Autonome Mogoresi e promossero la prima Fiera inaugurata dall’allora sindaco Efisio Lippi Serra. L’edizione 2021 ripercorrerà la storia della manifestazione con lo stesso spirito che contraddistinse il primo appuntamento fieristico: un punto di incontro tra il vecchio e il nuovo, un ponte ideale sospeso tra innovazione e tradizione. E, soprattutto, celebrerà l’auspicio del ritorno a una “nuova normalità” ed alla riapertura delle botteghe artigiane, a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, attraverso l’elemento scenografico dei Portali, i tipici ingressi delle abitazioni del centro storico di Mogoro e diffusi negli altri cinque Comuni dell’Unione Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Pompu, Simala e Siris). Tutto ciò verrà “raccontato” ai visitatori nell’allestimento e nella vestizione grafica della Fiera, grazie alla riproduzione di sette rocche (rappresentanti le sette donne tessitrici) e di sei portali, insieme a quattro grandi strutture raffiguranti arazzi e tappeti della tradizione e tessitura di Mogoro.
La Fiera sarà inaugurata ufficialmente venerdì 30 luglio, alle ore 19.00, nel centro Fiera del Tappeto di Mogoro. Da sabato 31 l’apertura ai visitatori. L’altra novità di quest’anno è rappresentata dalla durata della manifestazione. La nuova Giunta comunale guidata dal sindaco Donato Cau, su proposta dell’Assessore dell’Artigianato, Commercio e Attività Produttive, Francesco Serrenti, ha deciso di “allungare” l’esposizione di ben due settimane. La chiusura, infatti, è fissata al 19 settembre.