Sono 29 gli interventi sul sistema museale ed archeologico a valere sul piano di rilancio del Nuorese. Lo ha ricordato il commissario straordinario della provincia Costantino Tidu nel corso di un incontro con i sindaci e gli amministratori del territorio.
«Siamo passati dalla fase di definizione delle procedure amministrative a quella della progettazione. Ora la palla passa ai comuni per dare esecuzione alle attività. La Provincia si fa carico di indicare il percorso per la governace e la promozione della rete sistema museale. Serve – ha ricordato Costantino Tidu – uno strumento di governo del sistema che oggi chiamiamo Rete di musei proprio perché esiste una differenza sostanziale fra i vari musei. Ci sono organizzazioni già pronte e strutturate e altre ancora in fase embrionale.»
Il soggetto coordinatore della rete museale sarà il MAN di Nuoro così come concordato con la Regione all’atto della sottoscrizione della convenzione per il sistema. Il direttore artistico del MAN Luigi Fassi ha evidenziato come la rete museale del nuorese possa essere un grande archivio per l’intero Mediterraneo: «L’archivio è qualcosa che viene dal passato ma che serve a studiare anche il presente».
L’incontro con i sindaci è soltanto il primo di una serie di appuntamenti, confronti e tavoli operativi che mirano al massimo coinvolgimento dei comuni e degli operatori con la metodologia della partecipazione dal basso. Tra le attività in programma 15 incontri secondo una matrice territoriale e tematica, 6 webinar con finalità di capacitazione e benchmarking con esperienze modello (la digitalizzazione e l’innovazione per la competitività del sistema culturale; la mobilità sostenibile al servizio dell’integrazione del Sistema Museale nel territorio; le relazioni del Sistema Museale con gli enti di istruzione, formazione e ricerca; i sistemi organizzativi e di gestione museale; l’istruzione e gli aspetti giuridico-amministrativi del circuito museale; le strategie di comunicazione e marketing a servizio del Sistema Museale) e una serie di servizi trasversali.
Gli interventi del sistema museale sono stati inseriti negli strumenti di programmazione della Provincia, che è soggetto attuatore, al fine di arrivare agli affidamenti entro i prossimi mesi. I tecnici comunali saranno poi impegnati nel controllo delle attività progettuali in virtù delle esigenze espresse nelle indicazioni della Regione Sardegna.
Prima dell’intervento dei sindaci, è stato posto l’accento sulla necessità di costruire i giusti presupposti per finanziare non solo le infrastrutture ma anche per la gestione. «Bisogna aprire un tavolo con la Regione per capire come procedere per canalizzare al meglio le risorse finanziarie. Pertanto risulta necessario un atto aggiuntivo al piano di rilancio per sostenere spese materiali ed immateriali. L’esigenza è di guidare in grande il percorso da adottare non pensando ai piccoli orticelli ma all’interesse generale».
Nannino Marteddu, sindaco di Orotelli, ha condiviso il percorso delineato dalla Provincia e ha affermato che «i comuni dovranno svolgere il loro ruolo per concretizzare le opere e costruire la rete». Dal suo canto, Daniela Falconi, prima cittadina di Fonni, ha evidenziato la necessità di velocizzare la parte legata alla realizzazione delle opere, «lavorando tutti insieme per arrivare ad avviare i cantieri entro gennaio». Il sindaco di Ottana, Franco Saba, ha posto l’accento sulla necessità di reperire risorse per le spese di gestione perché «i comuni non sono in grado di affrontarle con i loro bilanci». All’obiezione del sindaco di Orani, Antonio Fadda, che ha affermato come nella rete entreranno solo i musei che prenderanno le risorse previste dal piano, è stato chiarito che «faranno parte della rete tutti i musei e non solo quelli finanziati».