«La mia scelta consisterebbe nel recupero dell’intero paese non di un intervento con qualche scultura, graffito in un angolo che non avrebbe nessun significato e non conterebbe niente, ma un intervento totale, cioè intervenire nel paese,
imbiancando tutte le case, facendo correre i pergolati liberamente che tendono a farlo malgrado gli interventi di scoraggiamento continuo.»
Le parole ed il pensiero di Costantino Nivola rappresentano il file rouge di ‘Abitare Connessioni’, festival dei borghi che vedrà protagonisti i Comuni e le Comunità di Orani, Mamoiada, Orgosolo e Ottana dal 2 al 7 agosto.
Il progetto da cui si sviluppa ‘Abitare Connessioni’, ideato da Sardarch, realizzato grazien alle quattro amministrazioni comunali e a partner pubblici e privati del territorio, è vincitore dell’avviso pubblico “Borghi in Festival”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, selezionato insieme ad altri 7 in tutta Italia e l’unico in Sardegna.
L’intero programma della settimana – presentato questa mattina ad Orani dagli organizzatori, con i sindaci Antonio Fadda, il padrone di casa, Luciano Barone (Mamoiada), Franco Saba (Ottana), Dionigi Deledda (Orgosolo) – è ispirato alla lezione di Nivola e non a caso è stato scelto dagli amministratori comunali di illustrarlo alla stampa al Pergola Village.
Il festival è, infatti, pensato come un ‘intervento totale’, che contribuisce a rifondare lo spazio pubblico, a recuperare e tessere relazioni, risolvere e dipanare conflitti, trasformare i rapporti tra le persone, riportando le Comunità in piazza. E per far questo, dal 2 al 7 agosto Mamoiada, Orani, Orgosolo ed Ottana saranno la scenografia di un programma artistico che nasce dall’incontro e dalla contaminazione tra tradizione e iper-contemporaneità, tra la ricchezza delle tradizioni locali e le visioni d’oltremare chiamate a misurarsi con un patrimonio culturale ancora integro.