«Con il decreto legge del 17 marzo 2020, il Governo ha previsto un finanziamento in favore del personale sanitario impiegato nelle attività di contrasto all’epidemia da Covid-19. Alla Regione Sardegna, in particolare, sono state assegnate risorse per oltre 14 milioni e mezzo di euro per l’erogazione di indennità da destinare al personale medico e sanitario impegnato in prima linea, che con grande spirito di sacrificio ha lavorato e continua a lavorare in condizioni rischiose e notevolmente complesse. Purtroppo, negli ospedali dell’Oristanese gli incentivi sono stati corrisposti soltanto a una parte del personale direttamente impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza epidemiologica. Il personale sanitario dell’Ospedale Delogu di Ghilarza, che a marzo 2020 era stato temporaneamente assegnato al San Martino, infatti, non ha ancora ricevuto gli indennizzi. Non solo, anche presso lo stesso Ospedale San Martino, gli indennizzi sono stati corrisposti finora solamente al personale del Pronto Soccorso, mentre i medici degli altri reparti, il cui contributo è stato indispensabile, sono stati esclusi.»
La denuncia è del consigliere regionale del M5S Alessandro Solinas, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale della Sanità per far sì che gli indennizzi Covid vengano garantiti a tutto il personale impegnato in prima linea nella lotta al virus.
«Le incongruenze evidenziate dai sindacati – sottolinea il consigliere pentastellato – appaiono ancora più gravi in rapporto allo specifico contesto in cui i medici si sono trovati a prestare servizio. Un contesto caratterizzato da una cronica e intollerabile carenza di organico che ha portato ciascun lavoratore a dover sopportare carichi di lavoro disumani e inaccettabili. Pertanto chiedo al Presidente Solinas e all’assessore Nieddu di intervenire con urgenza affinché gli incentivi vengano erogati a tutto il personale dipendente a tempo indeterminato e determinato delle Aziende del SSR direttamente impiegato nell’attività di contrasto all’emergenza, e in particolare ai medici e al personale sanitario dei presidi ospedalieri del territorio oristanese, che più di altri sono stati e continuano purtroppo ad essere particolarmente penalizzati.»