«Il sistema di tutela e protezione sociale ha funzionato ma guai a stare fermi e a non mettersi da subito a progettare la ripartenza dell’economia sarda, altrimenti finita l’emergenza ci troveremo di fronte a una crisi che non sapremo fronteggiare. Qui alla crisi Covid si affianca una crisi strutturale denunciata dai dati della dispersione scolastica, dai dati Invalsi, da quelli sullo spopolamento e la denatalità, che ora si dovrà avere la capacità di risolvere insieme all’emergenza.»
Lo sostiene la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura, analizzando i dati da cui risulta come il massiccio ricorso a tutte le forme possibili di ammortizzatori sociali abbia permesso a centinaia di migliaia di persone di resistere alla crisi.
«Sicuramente in Sardegna il ruolo delle politiche attive sarà fondamentale per la ripresa ma – conclude Romina Mura – non basta: per uscire dalla crisi occorre una chiara visione della strategia di rinascita, di infrastrutturazione e reindustrializzazione del territorio. Mentre a Roma approviamo il decreto Semplificazioni per accelerare la spesa delle risorse europee, in Sardegna la regione non ha ancora chiaro come investire quelle del Recovery e quelle della nuova programmazione comunitaria.»