«Quando ho assunto l’incarico di presidente della Fondazione “Mont’e Prama”, da ragazzo diventato uomo tra le coste e le montagne dell’Oristanese e con radici salde in questi luoghi, ho subito pensato che avrei voluto dedicare la mia azione – in collaborazione con i miei compagni di viaggio – non solo alla valorizzazione del gruppo scultoreo che il Sinis ha restituito e ai suoi pregevoli siti archeologici.»
Lo scrive, su Facebook, Anthony Muroni, che aggiunge: «Desidero fortemente che questo piano culturale diventi il fulcro per progetti di crescita e sviluppo dell’intero territorio. Anche per il Montiferru, dalle cui cime si scorgono il mare e il sistema lagunare di Cabras, e la Planargia, regioni storico-geografiche di struggente bellezza. Ho immaginato un sistema complesso, ampio e articolato, culturale e ambientale. All’alba di oggi – quando ancora la campagna brucia – sono ancora più convinto che dovremo spendere tutte le nostre forze in questa direzione: investire sulla cultura per fare della nostra terra una terra di Gigantl».
Antonio Caria