«Nelle giornate dell’Apocalisse non ho altre parole se non quelle di ringraziamento per le donne e gli uomini che si stanno battendo, indomiti, contro le fiamme: grazie al Corpo Forestale, all’Agenzia Forestas, alla Protezione Civile, ai vigili del fuoco, alle compagnie barracellari, alle centinaia di volontari, la vicinanza umana, civile e politica di Anci Sardegna per le comunità colpite e per i loro sindaci che guidano, in questi momenti terribili e con coraggiosa determinazione, le comunità. Non dedicherò mezza parola a coloro che con gesti e/o omissioni hanno causato tutto ciò né alle cose che non vanno.»
Lo ha dichiarato il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, che rimarca: «Di queste questioni se ne dovrebbe parlare in “tempo di pace”, in inverno evidentemente e non, come sempre, a campagna in corso. L’elenco sarebbe lungo e deprimente. Le istituzioni intervengano nei modi giusti a favore delle comunità e trovino la capacità di ripensare se stesse e la battaglia contro il fuoco e contro i fuochi. Oggi tutta la Sardegna piange con Santu Lussurgiu, Cuglieri, Scano Montiferro, Sennariolo, Tresnuraghes e tutte le comunità che hanno combattuto e combattono una battaglia contro la furia del fuoco e la follia terroristica di certe persone».
Antonio Caria