Prosegue il viaggio di Asteras nei centri dell’Isola per raccontare dal vivo “Muri di Sardegna. Luoghi e opere della Street art”, la prima guida ai murales e alla Street art dell’Isola che racchiude oltre 50 anni di storia, 145 Comuni e 490 opere illustrate da più di 500 immagini.
Domani, 6 agosto, ad accogliere le autrici e gli autori di Muri di Sardegna sarà la Casa Museo Is Pillatus di Escolca. In questo luogo ricco di storia e di memorie, racconteranno come è nato il progetto di questa guida sui generis che, seguendo i percorsi visivi tracciati dalle opere murali, intende accompagnare il viaggiatore alla scoperta del territorio sardo e delle sue peculiarità culturali. Insieme a loro dialogheranno il sindaco Eugenio Lai e lo street artist Manu Invisible.
Il muralismo fa la sua comparsa sui muri del Sarcidano già sul finire degli anni Settanta del secolo scorso, come testimonia l’opera di Antioco Cotza e Antonio Ledda a Gesturi, ma è a partire dagli anni Novanta che il fenomeno si diffonde in quasi tutti i borghi di questa regione storica dell’entroterra sardo. Nascono così gli interventi di Luigi Pu’ a Isili, di Pinuccio Sciola e di Angelo Pilloni a Villanova Tulo, solo per citarne alcuni. In anni recenti anche Escolca, borgo agricolo alle pendici della Giara di Serri, si è distinto per la scelta di utilizzare la forza comunicativa dell’arte murale quale strumento per valorizzare la propria storia e le proprie tradizioni. Storia e tradizioni declinate alla contemporaneità secondo i diversi linguaggi visuali degli artisti chiamati ad esprimersi sui muri di Escolca. Si va dall’opera polimaterica “L’olio e il pane” realizzata nel 2014 da Oriol Caminal Martinez e Mariano Corda, in cui immagine dipinta e installazione in ferro raccontano degli oliveti e dei campi di grano da secoli perno dell’economia locale, al progetto di Street art “Codice colore 8015” curato da Manu Invisible e sviluppato in cinque interventi realizzati lo scorso febbraio lungo le vie del centro abitato. Incentrate sugli elementi identitari della comunità e legate tra loro dalle cromie che richiamano i colori del territorio, le opere portano la firma di Davide Medda, Mavz, Lorenzo Murgia, Davide Careddu e lo stesso Manu Invisible.
Escolca, oltre ad essere uno dei 145 centri illustrati in “Muri di Sardegna”, è tra i Comuni che hanno dato il loro sostegno per la realizzazione della guida, che rappresenta una sorta di bussola per orientarsi nella vastità e varietà del patrimonio murale dell’Isola.
La guida vuole offrire al viaggiatore uno strumento utile per la ricerca e la comprensione degli elementi più emblematici: dai rinomati murales di Orgosolo e di San Sperate alla nuova Street art di San Gavino Monreale. Dagli anni Sessanta del Novecento sino agli anni Duemila. Un piccolo Atlante iconografico dei sentimenti, delle visioni e delle speranze di un popolo.