«Crediamo che l’ex assessore Di Gangi non abbia titolo per ergersi a “paladino della legalità violata” e che il suo vittimismo sia fuori contesto. Nel segnalare all’Anticorruzione l’illegittimità del duplice ruolo esercitato pro tempore dal Presidente della Fondazione Di Gangi è incorso in un imbarazzante scivolone giuridico prontamente rilevato dalla Segretaria generale del Comune di Alghero, nonché responsabile del Comitato di Governance delle società partecipate, e dal responsabile anticorruzione della Fondazione. Entrambi hanno rilevato l’infondatezza e l’estemporaneità delle tesi dell’ex assessore.»
Lo si legge in una nota di Forza Italia Alghero che prosegue: «Peraltro, la questione posta da Di Gangi diventa ancora più incomprensibile alla luce del fatto che la asserita incompatibilità viene sollevata a distanza di oltre 20 mesi dall’assunzione delle funzioni di Direttore pro tempore di Delogu e che le medesime funzioni, al fine di consentire l’ordinario svolgimento delle attività della Fondazione, erano state affidate al precedente Presidente. Ebbene, in entrambe le occasioni proprio l’ex assessore Di Gangi ha partecipato alle riunioni del Consiglio di amministrazione senza sollevare rilievi».
«La necessità – a detta di Forza Italia – di attribuire le funzioni di Direttore sia con riferimento al precedente Presidente che all’attuale era sorta per avviare due progetti con finanziamento regionale che hanno permesso l’assunzione per otto mesi di 24 giovani e di definire il procedimento per fare uscire dal precariato nove unità lavorative. L’esposto riguarda peraltro questioni che attengono proprio alle deleghe allora esercitate da Di Gangi, che bene avrebbe fatto ad impegnarsi per tempo su questo fronte per sciogliere i nodi evidenziati piuttosto che muovere per motivi slegati dal pubblico interesse un attacco frontale alla Fondazione e alla Maggioranza tutta creando imbarazzo e difficoltà al Sindaco, alla Giunta e alla Coalizione.»
«È pertanto evidente – sottolinea ancora Forza Italia – che l’esposto di Di Gangi è un atto trasudante immaturità politica, intervenuto in un momento in cui la Fondazione era ed è impegnata nel difficile compito di rilanciare gli eventi algheresi, di attirare flussi turistici dopo un lungo periodo di crisi economica e di accogliere degnamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati che hanno regalato ad Alghero una vetrina turistica internazionale. E continua a sbagliare Di Gangi, allorché sostiene la improbabile tesi della revoca del suo incarico adottata dal Sindaco per soddisfare richieste del Gruppo di Forza Italia. Tesi ingenerosa posto che il Sindaco prima di assumere il provvedimento di revoca ha pazientato per oltre un mese nell’attesa di un atto di resipiscenza di Di Gangi, e ha anche dovuto prendere suo malgrado atto della gravissima frattura del rapporto fiduciario che legava l’ex assessore al capogruppo del suo partito Mulas. La revoca è stata quindi un atto necessario per sciogliere un equivoco groviglio che rischiava di creare problemi al tessuto economico cittadino e all’armonia della coalizione. Così facendo il Sindaco ha dato all’esterno un chiaro segnale della capacità della coalizione di rigenerarsi e di emarginare gli atteggiamenti dannosi per la nostra amministrazione e per la nostra comunità.»
«Ora – conclude Forza Italia -, dopo aver messo dietro alle spalle queste improbabili polemiche, crediamo che la maggioranza sia pronta ad affrontare le nuove sfide che la attendono per far trovare pronta Alghero a raccogliere con progetti concreti le importanti risorse dei Fondi comunitari e del Pnrr. Dopo la crisi pandemica le famiglie e le imprese algheresi ci attendono alla prova dei fatti del rilancio dell’economia cittadina e dell’occupazione.»
Antonio Caria