Sarà il prestigioso Torneo Valchiavenna a testare la condizione dell’Hermaea Olbia a 20 giorni dall’esordio nel campionato nazionale di Serie A2.
Sabato 18 e domenica 19 settembre il sestetto di coach Dino Guadalupi parteciperà al Trofeo ‘Bresaole d’Autore’, che la vedrà opposta a compagini di rango come Unet E-Work Busto Arsizio, Vero Volley Monza e Valsabbina Millennium Brescia.
Le hermeine scenderanno in campo al Palamaloggia di Chiavenna (Sondrio) sabato 18 settembre alle 17.00 per la un’impegnativa quanto affascinante semifinale al cospetto della UYBA, compagine approdata ai quarti di finale playoff dell’ultima A1 e alla semifinale della Champions League. La squadra allenata dal tecnico Marco Musso può contare su giocatrici di altissimo livello come Lucia Bosetti, Camilla Mingardi, Jovana Stevanovic e la palleggiatrice statunitense Jourdyn Poulter, fresca vincitrice della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo.
La vincente affronterà domenica pomeriggio una tra Vero Volley Monza, compagine vincitrice dell’ultima Coppa CEV anche grazie al contributo dell’alzatrice sarda Alessia Orro, neo campionessa europea in Azzurro, e la Millennium Brescia, squadra ambiziosa che mira all’immediato ritorno in A1 dopo la retrocessione dello scorso anno.
Un banco di prova senz’altro impegnativo per le biancoblù, che – al di là dei risultati finali – avranno l’opportunità di mettersi alla prova dopo le prime tre settimane di allenamenti.
«Siamo felici di poterci misurare in un contesto così prestigioso – afferma il direttore generale dell’Hermaea Michelangelo Anile – le due gare di Chiavenna saranno senz’altro utili per rodare i meccanismi e dare un indirizzo utile all’ultima fase di preparazione. Ringraziamo di vero cuore l’organizzazione per l’invito.»
«Affrontare questo torneo sarà molto importante per avere un feedback reale sul nostro stato di avvicinamento al campionato – commenta invece coach Guadalupi – il gioco dà sempre spunti di analisi diversi dall’allenamento. Affrontare squadre di alto livello di sicuro ci sarà utile per vivere la carica agonistica necessaria nelle gare ufficiali, ma soprattutto aumentare la conoscenza di noi stessi in modo da trarne linee guida per il nostro percorso di crescita collettiva.»