«Ci risiamo, al grido “prima di tutto la salute”. Il Premier Giuseppe Conte ha annunciato “abbiamo sollecitato il commissario Domenico Arcuri affinché venga fissato il prezzo di mercato delle mascherine a 0,50 centesimi di euro per ogni mascherina chirurgica”. Immediata la risposta di Domenico Arcuri: “Da lunedì (ma quale lunedì…!) 12 milioni di mascherine: prezzo a 0,50 cent nell’interesse dei cittadini, l’obiettivo è di annientare una speculazione vergognosa”, ovviamente senza dire dove potremo ritirarle! Risultato: tutte le mascherine sono sparite dal mercato e chi le ha non le vende perché le ha pagate di più e non vuole passare per truffatore se le vende a prezzo più alto.»
A dirlo è Ignazio Messina, segretario nazionale di Italia dei Valori.
«Ho chiesto a farmacie, para farmacie, supermercati e tutti hanno dimostrato, fatture alla mano, di averle pagate di più – ha aggiunto Ignazio Messina -. Ho chiesto a chi ha provato a importarle e ha dimostrato di doverle pagare di più. Ho chiesto a chi ha convertito la propria fabbrica, su invito del Governo, per produrle in Italia e ha dimostrato che fabbricarle costa di più. La verità è che Conte parla senza cognizione di causa e fa spot anche sulla salute dei cittadini che dice di volere difendere tenendoli a casa a colpi di DPCM! Sia serio! Se è vero quello che sostiene, se le mascherine sono vitali per la salute dei cittadini, se c’è qualcuno che specula, allora basta chiacchiere! Anziché dire agli italiani fabbricatele in casa, fermi gli speculatori e distribuisca le mascherine direttamente ai cittadini nelle loro case: le cartelle esattoriali arrivano puntualmente a casa con la loro bustarella verde, perché non possono arrivare a casa di ogni famiglia italiana anche le mascherine fornite dal Governo – conclude il segretario nazionale di Italia dei Valori -! Signor Conte, per fare ripartire l’Italia non servono spot ma fatti!»