«Il Bando Resisto doveva avere una grande rilevanza strategica nella salvaguardia dell’occupazione e delle tante professionalità operanti nel tessuto economico sardo, fortemente danneggiato dalla pandemia. Questi erano gli intenti all’atto dell’approvazione della misura destinata a grandi imprese, MPMI e lavoratori autonomi, e che beneficiava di uno stanziamento originario di oltre 63 milioni di euro. La grande quantità di domande pervenute ha sollecitato il reperimento di ulteriori risorse. A seguito perciò dell’approvazione della L.R. 8/2021, la dotazione finanziaria è stata così incrementata fino a circa 95 milioni di euro. Avrebbe dovuto rappresentare una vitale iniezione di liquidità per le nostre imprese ma, a oggi, non risulta che un solo euro sia uscito dalle casse della Regione.»
Così i consiglieri regionali del PD Piero Comandini e Salvatore Corrias, firmatari dell’interrogazione destinata all’assessore del Lavoro.
«Non vi è giustificazione al fatto che dopo 7 mesi dalla pubblicazione del Bando, nessuno dei beneficiari abbia ancora ricevuto un soldo, non possono essere attenuanti né la complessità del procedimento, peraltro aggravata da una richiesta di presentazione di polizza fideiussoria che istituti di credito e assicurazioni hanno difficoltà ad emettere, né il grande numero di istanze pervenute – aggiungono i due consiglieri regionali -. Abbiamo perciò chiesto all’Assessora di conoscere lo stato del procedimento, quanti sono i beneficiari, quante istanze sono dichiarate non ammissibili e quante devono ancora essere istruite e, soprattutto, quali correttivi intenda introdurre per velocizzare istruttorie e procedere rapidamente coi pagamenti. Imprese e lavoratori hanno bisogno delle risorse nell’immediato, non possono attendere oltre. Non possiamo correre il rischio che quando i soldi arriveranno, non ci siano più occupazione e professionalità da salvaguardare.»