C’è molta preoccupazione per le criticità sanitarie nella Barbagia-Mandrolisai, in modo particolare dell’ospedale San Camillo di Sorgono.
«Chiediamo al presidente della Regione e al suo assessore – ha dichiarato Laura Caddeo, prima firmataria di una mozione presentata in Consiglio regionale dal gruppo dei Progressisti – di intervenire con la massima celerità per assicurare l’erogazione dei livelli minimi assistenziali che devono essere garantiti, lo dice la Costituzione, a tutte le cittadine e i cittadini, soprattutto a quelli che vivono nelle comunità interne. Il funzionamento del San Camillo è fondamentale in questa direzione.»
Tra le criticità rilevate nel documento: la carenza di organico e strumentazione – manca, a esempio, la teleradiologia, quindi la possibilità di trasmettere le immagini in rete e la refertazione a distanza, mentre l’assistenza radiologica è garantita attualmente solo dalle 8 alle 14, dal lunedì al venerdì – laboratori ridimensionati con conseguente ritardo di giorni nella consegna dei risultati delle analisi, criticità in diversi reparti, su tutti diabetologia, pronto soccorso inadeguato e conseguente situazione di stress e stanchezza per il personale medico e sanitario in servizio ogni giorno in prima linea.
«La riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, nel rispetto del decreto del Ministero della Salute 70/2015 – ha concluso Laura Caddeo – ha riconosciuto il presidio di Sorgono come ospedale afferente a sede disagiata, con conservazione del punto di Pronto soccorso e assistenza ai pazienti acuti di media e bassa gravità. A causa del covid, invece, è stato disposto il dimensionamento del Pronto Soccorso in Punto di primo intervento, che può gestire solamente i codici bianchi e verdi. Gli altri pazienti devono necessariamente essere trasferiti verso altre strutture: se si considera anche la difficile situazione dei collegamenti viari, che costringe i cittadini bisognosi di assistenza sanitaria a lunghi e difficoltosi viaggi, in carenza di un efficiente sistema pubblico di trasporto, si capiscono ancora di più le richieste e le rivendicazioni di amministratori locali, associazioni di pazienti e cittadini. La Regione deve dare risposte immediate.»
Antonio Caria
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