In tanti in occasione dell’ultima partita giocata in casa hanno lasciato qualche spicciolo in più alla biglietteria di via Romita, il resto dell’acquisto di un biglietto magari.
Un piccolo gesto che ha però generato una piccola grande occasione: quegli spiccioli sono stati trasformati in biglietti, 2 per l’esattezza, che la società ha raddoppiato (4) e che ieri sono stati consegnati dal presidente Stefano Udassi, dal capitano Gigi Scotto e dal portiere Pierpaolo Garau al direttore generale della Ge.Na., Michele Marras.
La Ge.Na. (Opera Gesù Nazareno) è una importante realtà della città di Sassari, centro di riabilitazione sanitaria e socio sanitaria che punta – continuamente e con convinzione – su processi e attività di inclusione e integrazione sociale.
La Torres è il simbolo di una città, simbolo che ben conoscono e riconoscono anche gli appassionati ragazzi della Ge.Na.: per loro salire al “Vanni Sanna” a vedere una partita della squadra, della loro squadra, è desiderio prezioso da realizzare.
Domani sugli spalti del “Vanni Sanna”, a tifare Torres nella sfida al Cassino ci saranno anche 4 tifosi speciali, appassionati e pronti a fare la loro parte al fianco dell’undici rossoblù.
La Torres è una passione che accomuna. Il pallone, il calcio, è motore di condivisione, integrazione, inclusione e aggregazione; leva che sposta e unisce e che se, può, il desiderio, lo trasforma in realtà. In tal senso il biglietto sospeso è la naturale risposta a un’esigenza: vedere una partita di calcio, una gara della Torres.
Un piccolo grande inizio, una buona pratica in forma di dono che potrebbe anche diventare prassi virtuosa: perché la Torres è un patrimonio di tutti. Per la città, la tifoseria, i giovani e tutta la comunità.