«È molto difficile riassumere in poche righe (quelle che sono compatibili con la durata media di una lettura social) i tanti pensieri che affollano la mia mente al termine di questi 5 anni (e più) di amministrazione. Voglio partire ringraziando tutti i dorgalesi che mi hanno dato la loro fiducia 5 anni fa consentendomi di diventare sindaca di Dorgali. Siete stati coraggiosi e spero di avervi almeno in parte ricompensati per la vostra fiducia.»
Sono queste le parole della sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello, non ricandidata alle elezioni di domenica 10 e lunedì 11 ottobre.
«Amministrare un Comune come il nostro è complesso – sottolinea Maria Itria Fancello -: un territorio vasto ed eterogeneo, una grande vivacità economica composta da attività di diverso tipo, un numero elevatissimo di associazioni sportive e culturali. Gli interessi in gioco sono spesso contrastanti e si rischia spesso di accontentare un soggetto o una categoria, scontentando gli altri. Quello che abbiamo sempre cercato di fare è stato dare priorità al bene collettivo, che è diverso dal bene dei singoli ed è diverso anche dalla semplice sommatoria del bene dei singoli.»
«Per riuscire a rimanere centrati e tenere la direzione del bene collettivo – aggiunge Maria Itria Fancello – abbiamo cercato di lavorare sempre come gruppo e meno possibile come singoli. Già la nostra volontà iniziale di presentarci come gruppo e di non fare campagna elettorale per le singole persone era un segnale del modo in cui avremmo voluto lavorare: sempre in modo collegiale. Valutare tutte le situazioni e le richieste sempre insieme ci ha consentito di ripulire le nostre decisioni dalle opinioni personali dei singoli (che sono del tutto naturali, ma che non devono condizionare le decisioni amministrative), arrivando a soluzioni più giuste ed equilibrate di quelle che magari avremmo preso singolarmente.»
«Anche la volontà – prosegue il suo messaggio – di evitare il leaderismo spinto della figura del sindaco è nata con lo stesso spirito: volevamo che emergesse con chiarezza che tutto il nostro mandato sarebbe stato caratterizzato dal lavoro di squadra e che, come in tutte le squadre che si rispettino, non ci sarebbero state persone più importanti di altre, ma al massimo un “capitano” che cercava di coordinare il lavoro di tutti. Ogni assessore ha seguito le attività relative alle sue deleghe confrontandosi costantemente con tutta la maggioranza e con me e nessuna decisione è stata presa dai singoli. Questo metodo di lavoro è stato estremamente faticoso, perché ha comportato la presenza quasi quotidiana in comune dei componenti della giunta durante la mattinata, oltre che almeno una (a volte due/tre o anche di più, a seconda dei casi) riunione settimanale serale con tutti i consiglieri della maggioranza per tutti questi anni, ma è stato utilissimo per poter osservare ogni situazione da più angolazioni diverse e arrivare infine a decisioni più ponderate.»
«Purtroppo, abbiamo avuto – ribadisce Maria Itria Fancello – uno stop forzato a partire da marzo 2020 a causa della pandemia. Il 2020 sarebbe dovuto essere per noi un anno straordinario, in cui avremmo finalmente visto i risultati di tutta la programmazione fatta, e invece ci siamo trovati a “galleggiare” in costante attesa di disposizioni statali e tutta la nostra attività si è sospesa per dare priorità alla situazione socio-economica emergenziale.»
«Lasciamo molte cose avviate – conclude Maria Itria Fancello -: finanziamenti, progettazioni, regolamenti già pronti da rivedere e approvare. Sono certa che i prossimi amministratori riusciranno a portare a termine alcune delle cose avviate da noi, oltre che, ovviamente, farne di nuove. A loro vanno i miei migliori auguri perché possano lavorare sempre nell’interesse dei cittadini e della collettività.»
Antonio Caria