«Il tempo è galantuomo, durante la votazione per le presa d’atto del Piano di Assetto Idrogeologico, nel dicembre 2019, uscimmo dall’aula perché contestavamo l’intera procedura, oggi scopriamo che non ci sbagliavamo. Di fatto la Regione nel giugno 2020 ha approvato solo parzialmente il PAI, ovvero solo tre delle venti tavole che lo compongono e, ci siamo resi conto della differente data di protocollo, queste sono sostanzialmente diverse da quelle passate in Consiglio comunale nel 2019. La Regione ha bocciato le perimetrazione delle aree di pericolosità presentate fino al 2019 dal Comune.»
Sono queste le parole pronunciate dalle consigliere del Movimento Cinque Stelle al comune di Alghero Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio che aggiungono: «Ma la cosa più grave è che il Comune non ha informato di questa modifica sostanziale la cittadinanza, né i consiglieri comunali, non pubblicando neanche i nuovi elaborati nel sito istituzionale. Non se ne capiscono le ragioni. I risvolti sociali sono notevoli, non solo in termini di sicurezza ovviamente, ma sono anche di tipo economico, urbanistico ed edilizio».
«Non può essere una giustificazione il fatto che a breve verrà presentata una nuova variante al Pai, dal giugno 2020 ad oggi esiste una norma cogente della quale nessuno è a conoscenza – aggiungono Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio -. È intollerabile che non ci sia ancora contezza delle aree a forte rischio frane, soprattutto quelle identificate a sud di Alghero, per tutte l’area di Calabona dove si è lasciato costruire abbondantemente in un’area compressa tra due zone a pericolosità frane massima.»
«Vorremmo capire, ad esempio – concludono Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio – se l’area di Calabona che comprende l’albergo e diverse abitazioni, comprese le nuove costruzioni, sono davvero a rischio frane zero perché confortato da studi o per il solo fatto che è fortemente antropizzata. Vale la pena ricordare che nella carta di pericolosità per frane della Regione Sardegna del 2002, la costa a sud di Alghero era tutta a pericolosità frane massima.»
Sono queste le parole pronunciate dalle consigliere del Movimento Cinque Stelle al comune di Alghero Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio che aggiungono: «Ma la cosa più grave è che il Comune non ha informato di questa modifica sostanziale la cittadinanza, né i consiglieri comunali, non pubblicando neanche i nuovi elaborati nel sito istituzionale. Non se ne capiscono le ragioni. I risvolti sociali sono notevoli, non solo in termini di sicurezza ovviamente, ma sono anche di tipo economico, urbanistico ed edilizio».
«Non può essere una giustificazione il fatto che a breve verrà presentata una nuova variante al Pai, dal giugno 2020 ad oggi esiste una norma cogente della quale nessuno è a conoscenza – aggiungono Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio -. È intollerabile che non ci sia ancora contezza delle aree a forte rischio frane, soprattutto quelle identificate a sud di Alghero, per tutte l’area di Calabona dove si è lasciato costruire abbondantemente in un’area compressa tra due zone a pericolosità frane massima.»
«Vorremmo capire, ad esempio – concludono Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio – se l’area di Calabona che comprende l’albergo e diverse abitazioni, comprese le nuove costruzioni, sono davvero a rischio frane zero perché confortato da studi o per il solo fatto che è fortemente antropizzata. Vale la pena ricordare che nella carta di pericolosità per frane della Regione Sardegna del 2002, la costa a sud di Alghero era tutta a pericolosità frane massima.»
Antonio Caria