«Ci dev’essere una totale presa di distanza dal presidente Solinas, da un modello di governo rispetto al quale dobbiamo costruire l’alternativa. Il congresso regionale del Pd deve essere un confronto vero in cui si affronta tutto e dove si parla di futuro, perché abbiamo bisogno di un partito competitivo e alternativo con una linea politica chiara. Ci serve un Pd che voglia costruire un’agenda sociale per la Sardegna.»
Lo ha detto la deputata del Pd Romina Mura, presentando il documento tematico “Una nuova idea di partito sardo. Proposta alla discussione tematica in vista del congresso regionale del 5/12”, firmato da circa duecento esponenti del partito e tuttora aperto alla sottoscrizione. La presentazione è avvenuta a Cagliari nella sede regionale del Pd, con la partecipazione in presenza e in collegamento di esponenti democratici.
La parlamentare ha spiegato che «l’opposizione al sardoleghismo non significa affatto chiudere con l’autonomismo e il sardismo, anzi il Pd deve riconsiderare il rapporto con quel mondo che è anche dentro di noi. Siamo mossi dallo spirito di costruire un Pd coeso ma vogliamo che questo risultato sia ottenuto dalla sintesi di un confronto vero, perché il partito deve essere unito ma l’unita non dev’essere una finzione, laddove in questi mesi l’unità è stata una stasi, un galleggiare, un resistere. Tra chi ha firmato ci sono donne e uomini che non hanno più una sede, non solo fisica, dove discutere, e noi sentiamo di dove farci carico di questa esigenza».
«In Sardegna c’è una permanente difficoltà di vivere l’isola: spopolamento, aree interne, centri urbani che perdono popolazione ma aumentano le cubature – ha concluso Romina Mura – sono questioni che noi poniamo al centro della proposta programmatica.»