«Accolgo con entusiasmo la notizia della proroga del super bonus 110% a conferma del successo di una misura che sta aiutando l’intero paese a rialzarsi dalla crisi economica, ma il governo si deve impegnare a fare di più garantendo la proroga anche per gli edifici unifamiliari, edifici fino a 4 unità immobiliari, unità immobiliari funzionalmente dipendenti che sono prevalenti nel nostro territorio e la cui esclusione comporterebbe una grave penalizzazione per le nostre imprese e per tutto il territorio nazionale. Sostanzialmente non comprendere le abitazioni diverse dai condomini significa escludere la stragrande maggioranza dei comuni italiani soprattutto quelli piccoli e medi, di cui si compone il territorio del nord Sardegna, dove storicamente la tipologia edilizia è diversa dal condominio.»
Lo ha dichiarato Franco Ponti, presidente provinciale di Confartigianato Edilizia Sassari, che aggiunge: «Non parliamo, dunque, delle ville dei super-ricchi, che già la norma escludeva dall’inizio ma di milioni di persone che hanno come gli altri il diritto a usufruire della maxi agevolazione. Chiediamo che il ministero dell’Economia e il Governo ci ripensino e trovino le coperture e le modalità adeguate per scongiurare una discriminazione che avrebbe conseguenze negative su gran parte del nostro territorio proprio in un momento in cui, anche grazie al Superbonus, l’economia sta ripartendo all’insegna della sostenibilità. Dobbiamo perseguire la sostenibilità a tutto tondo e saper coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, pena l’impoverimento e il blocco del sistema Paese. Nel nostro territorio la tipologia di abitazioni che il governo vuole escludere è prevalente. L’assenza di una proroga per gli edifici unifamiliari, Edifici fino a quattro unità immobiliari, Unità Immobiliari funzionalmente indipendenti comporterebbe una grave penalizzazione per le nostre imprese e per tutto il territorio».
Antonio Caria