L’incidente avvenuto nei giorni a Bauladu è solo l’ultimo di una serie di incidenti stradali causati dai cinghiali. Già lo scorso 8 luglio, Coldiretti aveva lanciato l’allarme chiedendo un coordinamento tra Regioni e Governo centrale per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento della fauna selvatica.
«Un fenomeno fuori controllo – dichiara il direttore di Coldiretti Oristano Emanuele Spanò – che con l’emergenza Covid, che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto, secondo una stima Coldiretti, ha registrato un ulteriore aumento del 15% dei cinghiali (in tutta Italia hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari) che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia.»
Secondo Coldiretti, branchi si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, tanto che sono stati segnalati diversi casi a Dorgali come a Fluminimaggiore di pecore sventrate e ammazzate dai cinghiali), causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.
«È palese che i cinghiali siano diventati un pericolo ed un problema non solo per le campagne ma per tutti i cittadini che si sentono meno sicuri anche nelle strade – aggiunge il presidente di Coldiretti Oristano Giovanni Murru -. La Giunta ed il Consiglio regionale sono stati conseguenti agli impegni presi dopo la manifestazione di luglio approvando un ordine del giorno congiunto per la modifica della legge nazionale di riferimento (la numero 157 del 1992), cosi come si è attivato l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis con Province e Città Metropolitana per semplificare e sburocratizzare i procedimenti. Ma anche quest’ultimo incidente ci ricorda che occorre fare in fretta.»
«Un fenomeno fuori controllo – dichiara il direttore di Coldiretti Oristano Emanuele Spanò – che con l’emergenza Covid, che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto, secondo una stima Coldiretti, ha registrato un ulteriore aumento del 15% dei cinghiali (in tutta Italia hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari) che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia.»
Secondo Coldiretti, branchi si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, tanto che sono stati segnalati diversi casi a Dorgali come a Fluminimaggiore di pecore sventrate e ammazzate dai cinghiali), causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.
«È palese che i cinghiali siano diventati un pericolo ed un problema non solo per le campagne ma per tutti i cittadini che si sentono meno sicuri anche nelle strade – aggiunge il presidente di Coldiretti Oristano Giovanni Murru -. La Giunta ed il Consiglio regionale sono stati conseguenti agli impegni presi dopo la manifestazione di luglio approvando un ordine del giorno congiunto per la modifica della legge nazionale di riferimento (la numero 157 del 1992), cosi come si è attivato l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis con Province e Città Metropolitana per semplificare e sburocratizzare i procedimenti. Ma anche quest’ultimo incidente ci ricorda che occorre fare in fretta.»
Antonio Caria