È indispensabile una cabina di regia che disponga con immediatezza le misure necessarie e urgenti per contenere i danni che il virus ha provocato agli studenti e alle loro famiglie. A dirlo, con una lettera inviata all’assessore Andrea Biancareddu, è il consigliere regionale del Partito democratico Roberto Deriu, che si dice «seriamente preoccupato per la gestione dei problemi inerenti alle Università sarde». Nel mirino il mancato intervento della Regione in merito alle numerose richieste fatte per arginare le difficoltà -economiche e didattiche – della comunità studentesca universitaria dell’Isola.
In particolare, Roberto Deriu chiede lumi sulle misure indispensabili da adottare con urgenza evidenziate dai consiglieri democratici con la mozione n.213 del 14 aprile 2020: «Oltreché al pagamento immediato della seconda rata delle borse di studio, abbiamo chiesto di affrontare il problema della rimodulazione dei criteri per il mantenimento della borsa di studio dell’anno accademico 2019/20 per le matricole idonee di primo e secondo livello, e la rimodulazione dei criteri per l’accesso al bando delle borse di studio del prossimo anno accademico, sia di reddito che di merito, indispensabile per arginare le difficoltà degli studenti nell’ottenimento dei crediti formativi necessari in regime di didattica digitale, e per aiutare le famiglie impoverite a causa dell’emergenza sanitaria in atto – scrive Roberto Deriu -. Inoltre, abbiamo chiesto di disporre il rimborso della quota mensa e della quota alloggio rapportata ai mesi di mancata erogazione dei servizi, oltreché dei canoni di locazione relativi ai mesi in cui gli studenti fuorisede non hanno beneficiato della casa in affitto, in Sardegna e fuori dalla Sardegna, essendo rientrati nella propria residenza per trascorrere la quarantena con le proprie famiglie. Infine, non per ordine di importanza, abbiamo chiesto un tempestivo intervento generale per consentire un migliore ed efficiente accesso ai canali telematici da parte di tutta la comunità studentesca universitaria. Nulla di tutto ciò è stato fatto, salvo il pagamento anticipato della seconda rata delle borse di studio, disposto solo a Sassari e non ancora a Cagliari»
«Per questo motivo – prosegue Roberto Deriu – riteniamo doveroso prendere in seria considerazione l’adozione di tutte queste misure urgenti in favore della compagine studentesca universitaria, senza distinzione di modi e di tempi. E’ evidente il fallimento di quella che sembra essere l’idea guida dell’emergenza finora, cioè che ogni Ateneo, ogni Ente regionale per il Diritto allo studio, e ogni istituzione che deve tutelare e garantire il diritto allo studio universitario si possa occupare, in solitudine, della sua parte; otterrà unicamente disparità e disuniformità di trattamento, oltreché un profondo scoraggiamento. È indispensabile una cabina di regia che disponga con immediatezza le misure necessarie e urgenti per gli studenti e le loro famiglie e che coordini gli interventi in tutto il territorio regionale, in un momento così delicato della vita di tutti. Riteniamo sia prioritario collaborare per correre in soccorso delle Università della Sardegna, in particolar modo dei suoi studenti – conclude Roberto Deriu -. Una strada comune per ripartire e per preservare il diritto allo studio che, anche in questa fase di difficoltà, deve restare una priorità per la Sardegna.»