Contro la retinopatia diabetica, una delle cause più comuni di perdita della vista nel mondo, si parte con lo screening e la prevenzione: un progetto di Diabete Zero in collaborazione con l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari con l’importante sostegno della Fondazione di Sardegna e a cui ha aderito anche l’Unione dei ciechi e degli ipovedenti. Il progetto si chiama “Occhio al Diabete” ed è stato presentato oggi nell’Aula del Consiglio comunale di Cagliari dall’assessore della Sanità, Mario Nieddu, dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, Agnese Foddis, dal direttore sanitario Ferdinando Coghe, dal presidente di Diabete Zero Francesco Pili. Un progetto importante che si regge sulla collaborazione delle Strutture di Oculistica (diretta dal professor Maurizio Fossarello), e Diabetologia (guidata dal dott. Efisio Cossu) del San Giovanni di Dio e del Policlinico Duilio Casula. Alla presentazione del progetto hanno presi parte anche il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, l’assessore alle Politiche Sociali, Viviana Lantini ed il presidente del Consiglio Comunale Edoardo Tocco e la responsabile scientifica del progetto Roberta Sulis.
Lo screening della retina verrà realizzato anche grazie al ricorso alla telemedicina. In particolare, i servizi di Diabetologia saranno dotati di un retinografo non midriatico, che consente di fotografare l’immagine della retina durante la visita diabetologica. Le foto potranno essere inviate in tempo reale al team oculistico che esaminerà i referti e, in questo modo, solo i pazienti che presentano realmente segni di retinopatia diabetica saranno poi sottoposti a ulteriori accertamenti.
Sono 120 mila i sardi affetti da diabete mellito di tipo 1 e tipo 2 e sono necessarie nuove strategie per screening rapidi e prese in carico dei pazienti: ciò si tradurrebbe, nel medio periodo, in un miglioramento della qualità della vita dei pazienti e in una riduzione della spesa legata alle invalidità permanenti.
«La prevenzione è fondamentale – dice il commissario dell’Aou di Cagliari, Agnese Foddis – la nostra azienda è impegnata in prima linea in questa importante battaglia.»
«La diagnosi precoce, seguita da trattamenti tempestivi, è fondamentale – spiega Francesco Pili di Diabete Zero -, e consente di limitare i danni. Il progetto mira a promuovere la prevenzione e a consentire ai pazienti diabetici di accedere con facilità a screening e terapie, considerato anche che la pandemia ha accresciuto le difficoltà a usufruirne presso strutture ospedaliere pubbliche.»
Sono previsti screening gratuiti itineranti in giornate programmate. Un open day è già in programma a Nuoro il 13 novembre in occasione della Giornata nazionale del diabete.