Sarà la musica classica l’assoluta protagonista della stagione autunnale di Teatro e/o musica, che andrà in scena al teatro Verdi di Sassari.
«Non abbiamo voluto rinunciare – ha dichiarato il direttore artistico Stefano Mancini – a celebrare il genio del grande compositore tedesco. Lo scorso anno, infatti, ricorreva il 250° anniversario della nascita di Beethoven ma l’applicazione del Dpcm del 24 ottobre 2020 costrinse il Teatro Verdi ad annullare le attività programmate, in particolare la rassegna dedicata al compositore, uno tra i più grandi e influenti di tutti i tempi. Siamo davvero contenti che già nei giorni scorsi il pubblico abbia risposto alla prevendita con entusiasmo. Per tutti gli spettacoli in cartellone, oltre all’esecuzione di brani immortali dello sterminato repertorio di Beethoven, all’inizio e alla fine del concerto, è prevista una presentazione e un commento di un critico musicale.»
Si parte giovedì 4 novembre con il concerto n. 4 op. 58 in Sol Maggiore per pianoforte e orchestra nella versione per pianoforte e quintetto d’archi di Vinzenz Lachener che vedrà protagonista il pianista Simone Ivaldi. Il quintetto d’archi è composto da Michelangelo Lentini (I violino), Francesco Fadda (II violino), Sergio Lambroni (Viola), Paolo Tedde (violoncello) e Paolo Beretta (contrabbasso).
Giovedì 11 novembre sarà la volta del duo Guglielmo De Stasio al violino e Juliette Aridon al pianoforte. I due musicisti eseguiranno la famosissima sonata n. 5 op.24 in Fa Maggiore per violino e pianoforte detta “La Primavera”.
Il terzo e ultimo degli appuntamenti dedicati alla musica immortale di Beethoven è fissato per giovedì 18 novembre. Ancora una volta, ad incantare il pubblico del Verdi sarà una sonata per violino e pianoforte: la numero 10 opera 14 numero 2 in Sol Maggiore, composta nel 1799. Ad eseguire i tre movimenti della composizione, Allegro, Andante ed Allegro assai, saranno Michelangelo Lentini al pianoforte e Juliette Aridon al violino. Andrea Ivaldi, infine, si occuperà della presentazione e del commento dello spettacolo.
Antonio Caria