Reagire subito. È questo l’obiettivo in casa Hermaea Olbia alla vigilia dell’impegno in trasferta sul campo dell’Olimpia Teodora Ravenna. La sconfitta interna di mercoledì, al tie break, contro una Sant’Elia in formazione rimaneggiata ha lasciato il segno, ed il sestetto di Dino Guadalupi, pur conscio delle difficoltà della gara, è determinato a voltare pagina.
«Nell’ultima partita abbiamo accusato troppi alti e bassi – ammette l’opposto biancoblù Sofia Renieri – ciò che non ha funzionato è, fondamentalmente, l’ordine in campo. Giovedì abbiamo rivisto attentamente la partita con i nostri allenatori analizzando ogni singolo errore. Questa presa di coscienza potrà sicuramente aiutarci in vista della gara di Ravenna.»
Lo spogliatoio ha subito archiviato la serata storta di mercoledì: «Tra compagne non abbiamo parlato tanto della partita – afferma – nelle squadre femminili, in genere, si tende a essere più introspettive in certe situazioni. Allo stesso tempo siamo un gruppo unito e molto compatto, dunque non sarà una sconfitta, per quanto dolorosa, a sfaldarci. Sono questi i momenti in cui si vede di che pasta è fatta la squadra. Già domenica c’è un’occasione di riscatto e cercheremo di coglierla con tutte le nostre forze».
Terza in classifica con 9 punti, l’Olimpia Teodora di coach Simone Bendandi è reduce dall’affermazione in quattro set sul taraflex di Aragona. Sugli scudi l’opposto statunitense Taylor Fricano e la schiacciatrice Valentina Pomili, un anno fa compagna di Renieri e Maruotti nelle fila di Macerata. La regista di Ravenna è invece una vecchia conoscenza hermeina come Natasha Spinello, in biancoblù nella stagione 2017/18.
«Ho giocato contro Ravenna nella passata stagione e so bene quanto sia un campo difficile – aggiunge Renieri – sono in un momento positivo, ma questo deve essere uno stimolo per fare sempre meglio ed esprimere il nostro gioco al massimo.»
Fischio d’inizio domenica 7 novembre, alle 17.00, al PalaCosta di Ravenna. La gara verrà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube Volleyball World.
Foto di Luigi Fiori.