Sono Grazia Deledda, Edina Altara e Nereide Rudas le assolute protagoniste della nuova collezione di foulard realizzata dal designer Paolo Curreli per il brand Bagella.
«La scelta è motivata, non solo dalla valenza oggettiva del loro operato – spiega Rinaldo Bagella – svolto in ambiti molto diversi ma nasce anche dall’idea di sottolineare il coraggio che accomuna queste donne che nel secolo scorso riuscirono ad esprimere la propria arte e il proprio pensiero critico ed affermarsi in un universo maschile.»
«Ho scelto una citazione della secessione viennese per Deledda – aggiunge Paolo Curreli – per allontanare la sua figura dal folclorismo e riposizionarla nella temperie europea. Altara ho voluto rappresentarla invece come un Andy Warhol per la molteplice attività della sua “factory”. Nereide Rudas ha per me sondato l’anima dell’isola dei coralli, il sangue nascosto nelle sue profondità.»
«La scelta è motivata, non solo dalla valenza oggettiva del loro operato – spiega Rinaldo Bagella – svolto in ambiti molto diversi ma nasce anche dall’idea di sottolineare il coraggio che accomuna queste donne che nel secolo scorso riuscirono ad esprimere la propria arte e il proprio pensiero critico ed affermarsi in un universo maschile.»
«Ho scelto una citazione della secessione viennese per Deledda – aggiunge Paolo Curreli – per allontanare la sua figura dal folclorismo e riposizionarla nella temperie europea. Altara ho voluto rappresentarla invece come un Andy Warhol per la molteplice attività della sua “factory”. Nereide Rudas ha per me sondato l’anima dell’isola dei coralli, il sangue nascosto nelle sue profondità.»
La nuova collezione verrà venduta oltre che nello storico negozio del Corso a Sassari anche online attraverso l’e-commerce del brand. La collezione sarà presentata sui social dalle immagini dei foulard e dai testi che approfondiscono le personalità delle tre figure femminili protagoniste del progetto. I testi sono stati curati dalla professoressa Antonella Camarda, storica dell’arte e direttrice del Museo Nivola di Orani e da Bastiana Madau autrice, editor e critica letteraria.
Antonio Caria