L’approvazione della direttiva sulle pratiche sleali da parte del Consiglio dei Ministri e lo stop alle speculazioni sul cibo non può che lasciare soddisfatta Coldiretti Sardegna che parla di «volta storica che garantisce un giusto prezzo ad agricoltori ed allevatori in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo».
«È la vittoria del mondo agricolo e dei consumatori – così il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Una norma attesa che ci ha visto in campo ed in pressing continuo con le istituzioni, perché finalmente si danno le armi agli anelli deboli della filiera ai quali è sempre stato scaricato ed hanno pagato i pesi della filiera. Non è un caso che nel terzo trimestre del 2021, con il boom dei costi di produzione, le aziende agricole in controtendenza all’andamento generale, sono le uniche ad avere avuto un calo del valore aggiunto, mentre i consumatori, sono quelli che stanno pagando questi aumenti. Speculazioni che agricoltori ed allevatori hanno vissuto sulla propria pelle, ultima in ordine di tempo, ma purtroppo non isolata, la beffa che stanno vivendo i cerealicoltori, con il prezzo del grano alle stelle senza che nelle loro tasche sia entrato un centesimo.»
«Si realizza– aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – un percorso virtuoso per garantire un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera, evitando che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese agricole. Pratiche beffa queste ultime per agricoltori ed allevatori, perché si tratta di offerte civetta dove c’è qualcuno che ampia i suoi margini beffando il consumatore ed il produttore. Come possiamo scordare l’offerta scandalo dell’anguria ad 1 centesimo al chilogrammo, un’onta per le fatiche ed il sudore degli agricoltori con effetti devastanti su tutto il settore.»
«È la vittoria del mondo agricolo e dei consumatori – così il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Una norma attesa che ci ha visto in campo ed in pressing continuo con le istituzioni, perché finalmente si danno le armi agli anelli deboli della filiera ai quali è sempre stato scaricato ed hanno pagato i pesi della filiera. Non è un caso che nel terzo trimestre del 2021, con il boom dei costi di produzione, le aziende agricole in controtendenza all’andamento generale, sono le uniche ad avere avuto un calo del valore aggiunto, mentre i consumatori, sono quelli che stanno pagando questi aumenti. Speculazioni che agricoltori ed allevatori hanno vissuto sulla propria pelle, ultima in ordine di tempo, ma purtroppo non isolata, la beffa che stanno vivendo i cerealicoltori, con il prezzo del grano alle stelle senza che nelle loro tasche sia entrato un centesimo.»
«Si realizza– aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – un percorso virtuoso per garantire un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera, evitando che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese agricole. Pratiche beffa queste ultime per agricoltori ed allevatori, perché si tratta di offerte civetta dove c’è qualcuno che ampia i suoi margini beffando il consumatore ed il produttore. Come possiamo scordare l’offerta scandalo dell’anguria ad 1 centesimo al chilogrammo, un’onta per le fatiche ed il sudore degli agricoltori con effetti devastanti su tutto il settore.»
Antonio Caria