«Da diversi anni sto seguendo da vicino la travagliata vicenda del Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari, che, fino ad oggi, non ha ancora ottenuto una sede idonea per i suoi studenti. Nulla è cambiato nel tempo: professori e ragazzi, infatti, continuano ad essere costretti a districarsi tra le numerose problematiche dovute alla presenza di tre edifici scolastici diversi in capo al Foiso Fois, tra Cagliari, Pirri e Monserrato. Ieri sono stato a colloquio con la dirigente scolastica del Liceo, Nicoletta Rossi, e ho avuto il piacere di incontrare gli studenti e apprendere il loro malcontento. Pertanto, sono sempre più convinto che la ricerca di un immobile idoneo da destinare a sede unica del Liceo Foiso Fois debba coinvolgere anche la Regione Sardegna, per quanto di sua competenza. In questo momento storico, in cui possiamo sfruttare le risorse del PNRR, ritengo sia doveroso per la Regione lavorare ad un progetto che possa garantire ai giovani sardi che decidono di intraprendere il percorso artistico tutele e diritti negati per troppo tempo.»
Questo l’intervento del capogruppo del M5s Michele Ciusa, che ieri ha visitato il liceo cagliaritano.
«Cagliari – prosegue Michele Ciusa – è l’unico capoluogo di provincia Italiano ancora privo d’Alta Formazione Artistica. Per questo sono favorevole alla creazione di un’Accademia di Belle Arti che permetterebbe ai ragazzi, terminato il Liceo, di proseguire il percorso di studi anche in ambito universitario in Sardegna, senza dover necessariamente andare all’estero.»
«E’ necessario intervenire subito – conclude Michele Ciusa – innanzitutto, per garantire agli studenti che la sede individuata come soluzione-tampone in via emergenziale possa essere disponibile in tempi brevi, ma soprattutto per garantire una sede definitiva. A tale ultimo scopo chiedo che la Regione prenda a cuore questa problematica e lavori all’individuazione, tra tutti gli edifici di cui può disporre, di una sede da destinare al Liceo Artistico Foiso Fois, importante centro di educazione all’arte del capoluogo sardo. La politica deve cogliere questa occasione e non perderla.»