È partito da qualche giorno il progetto di recupero delle terre da spazzamento stradale a Castelsardo. Grazie a una convenzione firmata fra l’amministrazione comunale e la Tecnocasic di Capoterra, con la disponibilità della Econova che gestisce il servizio di igiene urbana in Città, i rifiuti speciali non pericolosi, ovvero quelli provenienti dalla regolare pulizia stradale, verranno concentrati presso l’impianto Ecocentro Sardegna Srl di Quartu Sant’Elena, dove saranno sottoposti a recupero.
Il trattamento prevede la separazione dei materiali leggeri non recuperabili (come i residui della vegetazione, pellicole di plastica, mozziconi di sigaretta, residui della plastica) dalle frazioni di ghiaia e sabbia che tornano sul mercato come materie prime da utilizzare per la produzione di calcestruzzo, malte, prefabbricati e asfalto. Si ottengono inoltre fanghi disidratati recuperabili in fornaci o cementifici, mentre i rifiuti organici, principalmente foglie, vengono avviati al compostaggio o alla produzione di energia; i materiali ferrosi, vengono avviati invece a recupero in impianti metallurgici.
«È un ulteriore passo avanti verso gli obbiettivi di questa amministrazione che punta ad una sempre più decisa difesa dell’ambiente e del territorio – ha dichiarato il vice sindaco e assessore alle politiche ambientali Roberto Fiori – siamo reduci dall’ Ecomondo 2021 di Rimini, evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, dove abbiamo assistito anche all’illustrazione di questo innovativo sistema di recupero.»
Il trattamento prevede la separazione dei materiali leggeri non recuperabili (come i residui della vegetazione, pellicole di plastica, mozziconi di sigaretta, residui della plastica) dalle frazioni di ghiaia e sabbia che tornano sul mercato come materie prime da utilizzare per la produzione di calcestruzzo, malte, prefabbricati e asfalto. Si ottengono inoltre fanghi disidratati recuperabili in fornaci o cementifici, mentre i rifiuti organici, principalmente foglie, vengono avviati al compostaggio o alla produzione di energia; i materiali ferrosi, vengono avviati invece a recupero in impianti metallurgici.
«È un ulteriore passo avanti verso gli obbiettivi di questa amministrazione che punta ad una sempre più decisa difesa dell’ambiente e del territorio – ha dichiarato il vice sindaco e assessore alle politiche ambientali Roberto Fiori – siamo reduci dall’ Ecomondo 2021 di Rimini, evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, dove abbiamo assistito anche all’illustrazione di questo innovativo sistema di recupero.»
Antonio Caria