Le OOSS della dirigenza medica e sanitaria presentano le loro proposte per raffreddare la vertenza e cercare di far rinascere il San Francesco di Nuoro.
Fermo restando che l’Ospedale San Francesco di Nuoro deve ritornare a rappresentare il polo di riferimento per il Centro Sardegna e che, la sua vocazione è quella di un Dea di II Livello e non certo quella di una Struttura decentrata, è del tutto evidente che occorrono misure straordinarie, pari a quelle che possono essere messe in atto per le strutture di sedi disagiate, anche utilizzando i fondi delle Risorse aggiuntive regionali (RAR), per far fronte all’emorragia di dirigenti medici e personale altamente qualificato dall’Ospedale Nuorese. Misure Straordinarie ed Urgenti che comprendono tra le altre: Incentivazioni economiche per i neo assunti, Incentivazioni abitative con alloggi e buoni pasto forniti da ASSL (esempio: foresteria a prezzo calmierato), Incentivazioni per chi già lavora in sedi disagiate. Ovviamente tali misure devono essere condizionate e vincolate alla permanenza, in tali sedi, non inferiore ai 3 anni, con clausola di restituzione dei benefici economici in caso di trasferimento anticipato senza nulla osta o in caso di dimissioni anticipate.
Le OOSS ritengono altresì opportune modifiche dei meccanismi di assunzione del personale, in linea con le normative vigenti, con l’avvio di procedure concorsuali a tempo indeterminato in primis, che permettano la copertura dei posti in base alle necessità, rivedendo le modalità attuali di centralizzazione delle procedure concorsuali medesime, che hanno sino ad ora favorito solo una fuga dei professionisti dagli Ospedali del Centro Sardegna.
Le OOSS hanno presentato una serie di suggerimenti a tal riguardo agli Amministratori da portare al tavolo del Prefetto, chiedendo, che siano previsti quindi, per i concorsi, meccanismi per cui si riescano a coprire in via prioritaria i posti vacanti situati nelle sedi disagiate e carenti e che, i concorsi vengano banditi con regolare tempistica.
Viene posto inoltre l’accento sulla necessità di migliorare il clima lavorativo negli ospedali mediante strumenti di intermediazione Azienda-Regione-Sindacati che permettano di raffreddare i conflitti ed affrontarli come organo terzo. Le OOSS denunciano infatti che l’elevata conflittualità ed il malessere lavorativo siano imputabili al burn-out del personale, costretto a turnazioni estenuanti, rinuncia alle ferie, orario eccedente e impossibilità di provvedere alla formazione e all’aggiornamento (obbligatorio) e che è urgente che l’Assessorato alla Sanità e i Vertici aziendali si assumano una volta per tutte le loro responsabilità e si facciano carico di risolvere il problema, senza temporeggiare ulteriormente. Il persistere delle problematiche infatti non può che arrecare ulteriore danno alla popolazione del centro Sardegna defraudata di una Sanità Pubblica e dei servizi essenziali.
Dr. Michele Bottaru segreteria regionale ANAAO ASSOMED Sardegna
Dr.ssa Maria Elisabetta Piu, segretario regionale ANAAO ASSOMED
Dr. Ivan Meloni delegato ASSL Nuoro e presidente Consiglio regionale ANAAO ASSOMED
Dr.ssa Myriam Pastorino segretario regionale FP CGIL Medici Sardegna
Dr. Cesare Iesu presidente regionale AAROI-EMAC
Dr.ssa Tania Favini consigliere del direttivo regionale AAROI-EMAC
Dr, Davide Piredda coordinatore regionale FASSID Sardegna
Dr. Alessandro Carai segretario provinciale Nuoro FASSID
Dr. Piero Delogu vicesegretario regionale FESMED
Dr. Luigi Maxia segretario regionale CIMO
Dr.ssa Claudia Massaiu delegato ASSL di Nuoro CIMO