«Accogliamo con favore i risultati degli avvisi pubblici dell’assessorato della Pubblica Istruzione della Regione, denominati “Insulas” e “Frailes” che mettono a disposizione annualmente complessivi 900 mila euro nell’Isola per l’insegnamento veicolare delle lingue delle minoranze storiche e laboratori didattici extracurriculari. Dopo una prima annualità che non ha potuto mettere in campo progetti e risorse, in questo anno scolastico si aprono buone prospettive. Sono infatti sette le progettualità presentate per la linea “Insulas” dalle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Alghero che la Direzione Generale dell’Assessorato ha ritenuto ammissibili e finanziabili. Riteniamo che questo primo passo sia anche frutto degli sforzi compiuti dalla Consulta con il comune di Alghero per la promozione delle opportunità normative e finanziarie presso le scuole cittadine e presso le famiglie.»
Lo si legge in una nota della Consulta Cívica per les Polítiques Lingüístiques del Català de l’Alguer che aggiunge: «Il Comitato Direttivo della Consulta, composto dal presidente Giovanni Chessa, dal Vicepresidente Stefano Campus, dal segretario Aldo Dore e dai componenti Guido Sari e Maria Grazia Fiori, ritiene sia importante più che mai che si prosegua nella promozione delle opportunità, collaborando con il comune di Alghero, presso le famiglie algheresi e presso le istituzioni scolastiche sostenendo la necessità di mettere in campo attività di insegnamento che la Regione sta facilitando con la legge 22. Per questo motivi la Consulta, nel proseguire con la sensibilizzazione verso questa importante conquista culturale e sociale rappresentata dall’insegnamento nelle scuole dell’algherese, crede che la recente riapertura dei termini per la presentazione dei progetti nell’ambito della Linea “Insulas” per l’insegnamento della lingua in orari curriculari, che sposta al 22 novembre il termine per la presentazione dei progetti, sia un’ulteriore occasione da sfruttare. Non solo la riapertura dei termini, ma anche la possibilità di presentare fino a un massimo di quattro proposte progettuali per ordine di scuola. Confidiamo nella sensibilità del corpo docente che certamente non si lascerà sfuggire questa ulteriore apertura».
Antonio Caria