Il lungometraggio sardo Funtaneris del cagliaritano Massimo Gasole e il corto iraniano Gando di Teymour Ghaderi hanno vinto il Fiorenzo Serra Film Festival 2021. Il secondo premio tra i lunghi è andato al Clan dei ricciai del sardo Pietro Mereu e, tra i corti, a La ramada del peruviano Fernando Torres Salvador. Menzione speciale anche per Chipaya, la gente de agua ambientato in Bolivia, del regista sardo Miko Meloni. La rassegna, giunta alla quinta edizione e conclusa sabato 20 novembre con la cerimonia di premiazione alla Camera di commercio di Sassari, aveva per tema l’acqua ed il suo ruolo sociale e simbolico nella cultura umana. Nella sezione “Antonio Simon Mossa”, a soggetto libero, tra i lungometraggi ha vinto Amongst the plants, ambientato in Perù, del filmmaker olandese Mark Lindenberg. Tra i cortometraggi il primo posto se lo aggiudica il film Vive Saint Sarah!, ambientato in Francia, dell’italiano Daniele Lucaferri. Menzioni speciali per Los hijos de los muertos girato in Egitto dal regista spagnolo Luay Albasha e Transumanze del regista sardo Andrea Mura.
L’edizione di quest’anno ha raccolto oltre 500 film da tutti i cinque continenti, solo 23 poi sono approdati alle finali nelle varie categorie. I finalisti sono stati proiettati al Cinema Moderno Citiplex da lunedì 15 a venerdì 19 novembre, tutti i pomeriggi, a ingresso libero. Un lungo viaggio attraverso il mondo, organizzato dal Laboratorio di Antropologia visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, scienze umane e della formazione dell’Università di Sassari, la Camera di Commercio del Nord Sardegna, Coldiretti ed il sostegno della Regione Sardegna.
Ai vincitori, alcuni dei quali presenti a Sassari per la premiazione (Massimo Gasole, Daniele Lucaferri, Pietro Mereu) sono andati premi in denaro ed il “Fiorenzo” d’oro e d’argento, trofei ecosostenibili e realizzati in stampa 3D. L’edizione 2021 ha segnato anche il centenario dalla nascita di Fiorenzo Serra, celebrato in un convegno, venerdì 19 novembre, nella sala conferenze della Camera di commercio, alla presenza del presidente della Società Umanitaria Alberto Iannuzzelli, del direttore della Cineteca sarda Antonello Zanda e diversi relatori che hanno tratteggiato la figura dell’indimenticato regista etnografico di Porto Torres, del suo stretto legame con Antonio Simon Mossa, e hanno parlato della funzione sociale ed economica della risorsa acqua, particolarmente importante in un momento storico in cui il dibattito sui cambiamenti climatici è di fondamentale attualità.
La giuria del premio Fiorenzo Serra era composta dai registi Lorenzo Hendel e Paolo Zucca, dal giornalista Mario Mossa, dall’antropologa Cecilia Pennacini e Giusy Salvio della Società Umanitaria. I film a tema libero sono stati valutati da Francesco Bachis dell’Università di Cagliari con la regista Cinzia Carrus, Raffaela Giulia Saba e Cristina Secci della Società Umanitaria di Cagliari e Pietro Simon, figlio di Antonio Simon Mossa.
L’edizione di quest’anno ha raccolto oltre 500 film da tutti i cinque continenti, solo 23 poi sono approdati alle finali nelle varie categorie. I finalisti sono stati proiettati al Cinema Moderno Citiplex da lunedì 15 a venerdì 19 novembre, tutti i pomeriggi, a ingresso libero. Un lungo viaggio attraverso il mondo, organizzato dal Laboratorio di Antropologia visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, scienze umane e della formazione dell’Università di Sassari, la Camera di Commercio del Nord Sardegna, Coldiretti ed il sostegno della Regione Sardegna.
Ai vincitori, alcuni dei quali presenti a Sassari per la premiazione (Massimo Gasole, Daniele Lucaferri, Pietro Mereu) sono andati premi in denaro ed il “Fiorenzo” d’oro e d’argento, trofei ecosostenibili e realizzati in stampa 3D. L’edizione 2021 ha segnato anche il centenario dalla nascita di Fiorenzo Serra, celebrato in un convegno, venerdì 19 novembre, nella sala conferenze della Camera di commercio, alla presenza del presidente della Società Umanitaria Alberto Iannuzzelli, del direttore della Cineteca sarda Antonello Zanda e diversi relatori che hanno tratteggiato la figura dell’indimenticato regista etnografico di Porto Torres, del suo stretto legame con Antonio Simon Mossa, e hanno parlato della funzione sociale ed economica della risorsa acqua, particolarmente importante in un momento storico in cui il dibattito sui cambiamenti climatici è di fondamentale attualità.
La giuria del premio Fiorenzo Serra era composta dai registi Lorenzo Hendel e Paolo Zucca, dal giornalista Mario Mossa, dall’antropologa Cecilia Pennacini e Giusy Salvio della Società Umanitaria. I film a tema libero sono stati valutati da Francesco Bachis dell’Università di Cagliari con la regista Cinzia Carrus, Raffaela Giulia Saba e Cristina Secci della Società Umanitaria di Cagliari e Pietro Simon, figlio di Antonio Simon Mossa.