Massimiliano Rosolino, Antonella Palmisano, Ettore Bassi, Gianni Ippoliti, Linus, Maria Leitner, Gigi Miseferi, Antonio Giovinazzi e Vicky Piria sono i testimonial della campagna “Mi impegno”, che l’Aci e l’AC di Sassari hanno lanciato sui social in occasione della “Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada”.
«La Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada deve farci riflettere sul fatto che una semplice distrazione può farci perdere il bene più grande e prezioso che abbiamo: la vita – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club di Sassari, Giulio Pes di San Vittorio –. Non è assurdo perdere o togliere la vita per un messaggino, una foto o un filmato? Rischiare di non arrivare mai, solo per non tardare qualche minuto? Voler guidare a tutti i costi, anche se abbiamo bevuto? Non perdere pochi secondi ad allacciare cinture e seggiolini? Non fare attenzione a utenti fragili come ciclisti e pedoni?»
Lo scorso anno, nella provincia di Sassari si sono verificati 972 incidenti stradali: 16 persone hanno perso la vita e 1.338 sono rimaste ferite.
«La soluzione c’è: siamo noi – ha aggiunto Giulio Pes -. Basta una parola: rispetto. Rispetto per noi stessi, per gli altri e per le regole. Io “Mi impegno”. Fatelo anche voi. Una mobilità più sicura rende più sicura la nostra vita.»
«La Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada deve farci riflettere sul fatto che una semplice distrazione può farci perdere il bene più grande e prezioso che abbiamo: la vita – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club di Sassari, Giulio Pes di San Vittorio –. Non è assurdo perdere o togliere la vita per un messaggino, una foto o un filmato? Rischiare di non arrivare mai, solo per non tardare qualche minuto? Voler guidare a tutti i costi, anche se abbiamo bevuto? Non perdere pochi secondi ad allacciare cinture e seggiolini? Non fare attenzione a utenti fragili come ciclisti e pedoni?»
Lo scorso anno, nella provincia di Sassari si sono verificati 972 incidenti stradali: 16 persone hanno perso la vita e 1.338 sono rimaste ferite.
«La soluzione c’è: siamo noi – ha aggiunto Giulio Pes -. Basta una parola: rispetto. Rispetto per noi stessi, per gli altri e per le regole. Io “Mi impegno”. Fatelo anche voi. Una mobilità più sicura rende più sicura la nostra vita.»
Antonio Caria